Milano, 14 febbraio 2020 – Il 14 febbraio è la giornata del cuore, non solo quello degli innamorati, con la festa di San Valentino, ma soprattutto quello dei bambini. Si celebra, infatti, oggi, venerdì 14 febbraio, la Giornata mondiale delle Cardiopatie congenite, ovvero quelle malformazioni del cuore già presenti nel bambino alla nascita.
Si stima che ogni anno circa 8 neonati su 1.000 risultano portatori di una cardiopatia congenita. Le cardiopatie possono essere diverse per genere ed entità: alcune sono così gravi da mettere a rischio la salute e la vita dei bambini già alla nascita o nella prima infanzia e, quindi, richiedono un trattamento precoce. Altre anomalie, fortunatamente, sono meno gravi e non compromettono l’accrescimento dei bimbi.
Oggi, grazie allo sviluppo e al miglioramento tanto degli esami diagnostici quanto delle tecniche chirurgiche, anche le cardiopatie congenite considerate una volta più gravi hanno una prognosi migliore e le persone che ne sono portatrici riescono a condurre una vita normale, inserendosi nel mondo lavorativo e anche dello sport.
Prevenzione. Come si scopre una cardiopatia congenita?
Un bambino che nasce con una cardiopatia può presentare una serie di sintomi che attirano l’attenzione fin dai primi momenti dopo la nascita, aprendo a un monitoraggio e a un percorso di cura specifico. In più, va ricordato, che ogni neonato viene sottoposto ad un elettrocardiogramma appena dopo il parto. A questo si aggiungono tutti i controlli che effettuati durante la gravidanza, con l’obiettivo di intercettare eventuali anomalie il prima possibile.
Quando il primo controllo?
Il primo consiglio è di non farsi sopraffare dall’ansia del controllo precoce. In caso di un bambino sano, va benissimo programmarlo in età prescolare, intorno ai 4-5 anni. In più non va dimenticato che in questo lasso di tempo ci sarà il punto di vista del pediatra di riferimento. È lui lo specialista che segue la crescita del bambino e che può fare da sentinella su possibili anomalie con un occhio esperto.
Un ulteriore passaggio di verifica è costituito, poi, dall’inizio dell’attività sportiva. In questa circostanza una visita con elettrocardiogramma, completata da un controllo ecocardiografico, per studiare la morfologia del cuore, sono un ottimo pacchetto diagnostico per escludere anomalie.
I genitori a cosa devono prestare attenzione?
I genitori, stando a contatto con il bambino tutti i giorni, hanno un ruolo insostituibile nel riportare informazioni importanti allo specialista. Ad esempio una situazione da non trascurare è l’affaticamento del bambino: se a parità di sforzo fisico mostra più difficoltà dei suoi coetanei, al suo stesso livello di allenamento, questo potrebbe essere indicativo.
È importante, poi, riportare se ci sono difficoltà respiratorie, senza una spiegazione evidente, soprattutto mentre il bambino dorme. Un altro segnale da sottolineare è il cambiamento del colore di mucose come le labbra o di aree specifiche, come le unghie delle mani, che tendono al blu subito dopo un sforzo fisico. Infine attenzione alla pressione, valori alti nel bambino sono situazioni da indagare, sempre.
A Niguarda un team per i piccoli cuori
Per curare i piccoli cuori e aiutarli a diventare grandi, a Niguarda è attivo un percorso multidisciplinare che segue le gravidanze a rischio. Grazie alla collaborazione tra ginecologo, neonatologo, pediatra, cardiologo pediatrico e cardiochirurgo, vengono seguite con un counseling dedicato una media di 40 mamme sulle oltre 2.000 che ogni anno partoriscono a Niguarda.
Inoltre, grazie all’equipe della cardiologia e della cardiochirurgia pediatrica, in ospedale vengono trattate tutte la cardiopatie congenite dei bambini e dell’adulto. Niguarda, infine, è uno dei centri di riferimento regionale e nazionale per il trapianto di cuore e per l’impianto di assistenza cardiaca meccanica pediatrica.
Come aiutare un piccolo cuore
In occasione della Giornata mondiale della cardiopatie congenite, a Niguarda è possibile incontrare i volontari di Fondazione “Mission Bambini” , che sostiene in Italia e nel mondo progetti di assistenza sanitaria, educazione ed emergenza. Nella hall del Blocco Sud (venerdì 14 febbraio dalle 9.00 alle 17.00) oltre a conoscere meglio questa Fondazione, sarà possibile ottenere informazioni e consigli utili sul trattamento di queste patologie.