Roma, 7 maggio 2018 – “Ovunque e per chiunque” si trovi in una condizione di vulnerabilità: questo è lo spirito che, da oltre 150 anni, guida nel mondo l’operato di milioni di volontari ispirati dalla visione di Henry Dunant i quali, quotidianamente, contribuiscono alla crescita della più grande organizzazione umanitaria del mondo.
E proprio questo impegno si festeggia ogni anno grazie alla Giornata Mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, istituita l’8 maggio, in occasione dell’anniversario della nascita del fondatore.
Croce Rossa Italiana, quest’anno, ha deciso di celebrarla attraverso un “doppio binario”, da un lato portando il bagaglio umano dell’Associazione al Quirinale, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e, parallelamente, nelle scuole di tutto il Paese, con iniziative di sensibilizzazione ed educazione, seguendo l’invito della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC), che ha lanciato una campagna di comunicazione incentrata sul sorriso e sulla diffusione di storie positive di cambiamento e di speranza: “condividi cosa ti fa sorridere”.
“L’8 maggio è un’occasione di festa per celebrare l’idea di Dunant e lo spirito di sacrifico e abnegazione dei nostri 17 milioni di volontari, di cui oltre 160 mila in Italia, delle Società nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Senza il volontariato, nulla sarebbe possibile: dall’intervento a sostegno delle popolazioni nelle zone di guerra, durante le emergenze dovute ai disastri naturali, fino all’aiuto nelle tante vulnerabilità quotidiane che non fanno notizia. L’8 maggio è anche il giorno in cui vogliamo ricordare l’importanza e l’attualità dei nostri Principi Fondamentali, tra cui Umanità e Neutralità, che diventano azioni quotidiane e che molto spesso fanno la differenza tra la vita e la morte. E ancora, è il giorno in cui vogliamo rilanciare il nostro appello per la protezione e il rispetto di tutti i soccorritori e delle strutture sanitarie”, spiega il Presidente nazionale di Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, che dallo scorso novembre è anche il primo italiano eletto Presidente della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.
Tutti conoscono Croce Rossa Italiana per l’impegno nei servizi di ambulanza e nelle operazioni di soccorso durante calamità ed emergenze. Nei difficili giorni successivi al terremoto in Centro Italia le persone riconoscevano la divisa di Croce Rossa e questo le tranquillizzava, sapevano che dai volontari CRI avrebbero ricevuto conforto e aiuto.
Ma l’impegno di CRI per lo sviluppo dell’individuo si estende a decine di altri servizi. Dai corsi di primo soccorso alle attività rivolte ai giovani, come le campagne contro il bullismo e le malattie sessualmente trasmissibili, dall’invecchiamento attivo alla prevenzione delle dipendenze, dai clown di corsia negli ospedali all’empowerment delle persone diversamente abili, fino all’inclusione sociale dei migranti, e molto altro ancora. Perché la missione dei volontari di Croce Rossa Italiana è essere presenti, appunto,“ovunque, per chiunque”.