Benefici dai protocolli di ‘pre-abilitazione nutrizionale’ anche per i pazienti con questo tipo di tumore. L’esperienza del team multidisciplinare del Comprehensive Cancer Center del Policlinico Gemelli
Roma, 19 novembre 2021 – Nutrire in modo mirato le persone con tumore, così da dare loro una marcia in più per affrontare un complesso percorso terapeutico. È il principio dei protocolli di ‘pre-abilitazione’ nutrizionale che stanno decollando in alcuni centri di oncologia italiani, quali il Comprehensive Cancer Center della Fondazione Policlinico Gemelli.
Si chiama ERAS (Enhanced Recovery After Surgery) ed è insomma una vera e propria riabilitazione (anzi, ‘pre-abilitazione’) nutrizionale, da effettuare prima dell’intervento. E un protocollo ad hoc è stato di recente definito per i pazienti con tumore del pancreas, per consentire loro di affrontare più ‘in forze’ il lungo viaggio della terapia, da quella sistemica (chemioterapia), alla radioterapia, all’intervento chirurgico.
“Il Policlinico Gemelli profonde un grande impegno per la diagnosi e la cura dei pazienti affetti da tumore del pancreas – afferma il prof. Giampaolo Tortora, Direttore del Comprehensive Cancer Center di Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Professore Ordinario di Oncologia medica all’Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Roma – con oltre mille pazienti presi in carico ogni anno tra metastatici, localmente avanzati e operabili”.
“Oltre a un centro di ricerca universitario specializzato, esiste un gruppo multidisciplinare dedicato ai pazienti con tumore del pancreas, composto da numerosi specialisti di tutte le discipline coinvolte da questa patologia, dai chirurghi agli oncologi medici, ai radioterapisti, endoscopisti, gastroenterologi, nutrizionisti e altri – spiega Tortora – L’integrazione delle diverse competenze è fondamentale, così come l’aspetto nutrizionale, soprattutto in questa patologia caratterizzata da importanti perdite di peso a causa della produzione di citochine infiammatorie da parte delle cellule tumorali che intaccano la massa muscolare”.
Almeno un terzo dei pazienti con tumore del pancreas (adenocarcinoma duttale, PDAC) viene diagnosticato in fase localmente avanzata, ma senza metastasi a distanza; è dunque necessario ricorrere alla terapia neodiuvante (con chemioterapia o chemio-radioterapia), per ridurre le dimensioni del tumore, mettendo così il paziente in condizioni di affrontare l’intervento.
Purtroppo la chemioterapia aumenta il rischio di problemi nutrizionali, in pazienti che già hanno subito una perdita di peso o che sono in uno stato di franca malnutrizione e sarcopenici (cioè con importante perdita di massa muscolare); questo a sua volta può ridurre la tolleranza ai trattamenti, peggiorare gli esiti dell’intervento chirurgico o addirittura impedire di portare il paziente in sala operatoria, perché troppo indebolito.
Un possibile aiuto può venire dai protocolli di ‘pre-abilitazione’ nutrizionale, di recente messi a punto ‘su misura’ per le necessità di queste persone. Un percorso di supporto nutrizionale studiato su misura del paziente da nutrizionisti clinici esperti, al quale il paziente viene sottoposto, sfruttando la finestra temporale della terapia neoadiuvante.
“Infatti – spiega la prof.ssa Maria Cristina Mele, Responsabile UOSD di Nutrizione Avanzata in Oncologia, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Professore Aggregato di Scienze tecniche dietetiche applicate, Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Roma – l’incidenza di malnutrizione nei pazienti affetti da tumore del pancreas è molto elevata, fino all’80% alla diagnosi. Se non trattata può essere causa di aumento delle complicanze durante la chemioterapia e nel post-operatorio”.
“Presso la Fondazione Policlinico Gemelli stiamo costruendo, d’accordo con il prof. Sergio Alfieri, Direttore del Centro Chirurgico del Pancreas della Fondazione Policlinico Gemelli e Professore Ordinario di Chirurgia Generale all’Università Cattolica e con il prof. Tortora, un intervento di pre-abilitazione volto a migliorare lo stato nutrizionale dei pazienti, perché siano più idonei ad affrontare il percorso di cura”, conclude Mele.
Preparare il paziente all’intervento attraverso dei protocolli nutrizionali ad hoc, anche in altri campi della chirurgia, si è dimostrata un’importante strategia terapeutica che promuove la guarigione dei tessuti, facilita la ripresa dopo l’intervento chirurgico e riduce la durata del ricovero. Un articolo di revisione di recente pubblicato su World Journal of Gastrointestinal Surgery, dimostra la validità di questo approccio anche nei pazienti con adenocarcinoma pancreatico.
Le raccomandazioni nutrizionali durante la terapia neoadiuvante per questi pazienti possono essere così riassunte: garantire un apporto di 25-30 Kcal per chilo di peso al giorno e un apporto di proteine di 1,2-1,5 grammi per chilo di peso. Può essere utile coadiuvare la dieta con supplementi di olio di pesce e di immunonutrienti (acidi grassi omega-3, glutamina, arginina, nucleotidi). In caso di tumore della testa del pancreas è necessario inoltre somministrare enzimi pancreatici.