Bernardi: “Conoscere la propria sieropositività permette alle mamme di curarsi per evitare di far nascere un bambino ammalato, e a un adolescente di curarsi precocemente e avere un futuro libero da sintomi di AIDS, nonché una vita riproduttiva normale”
Roma, 1 dicembre 2015 – In occasione della Giornata Mondiale contro l’AIDS, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù rilancia il tema della prevenzione: dal lunedì al venerdì, dallo ore 8.00 alle 17.00, presso il day hospital di Immunoinfettivologia della sede di San Paolo Fuori le Mura del Bambino Gesù, è possibile svolgere il test gratuito con supporto di counseling in forma completamente anonima. Per usufruire del test e del counseling è sufficiente presentarsi presso il day hospital.
La forza in grado di distruggere questa malattia nasce, prima di tutto, dall’informazione. L’informazione consente una diagnosi tempestiva e una terapia precoce, che sono gli strumenti in grado di arrestare la diffusione dell’AIDS. La Giornata Mondiale rappresenta l’occasione per rivalutare una malattia considerata ancora lontana dalla nostra dimensione e lontana dai bambini. Il fatto che in Italia i numeri ne rivelino bassa incidenza, sia a livello epidemiologico che geografico, non significa però che sia un paese esente dal rischio di nuove infezioni.
I dati sulle nuove diagnosi in Italia rivelano che i paesi a bassa incidenza non sono sufficientemente informati, mentre cresce il livello dell’informazione nei paesi ad alta endemia. L’Infezione da HIV (Human Immunodeficiency Virus), virus che determina l’AIDS, se non affrontata precocemente e adeguatamente, colpisce ancora oggi bambini che nascono da donne non trattate, molte delle quali non sanno di essere malate, e adolescenti e giovani che non sono informati sui rischi a cui sono esposti se adottano comportamenti non adeguati.
“Diagnosi e terapia precoce – spiega la dott.ssa Stefania Bernardi, pediatra Infettivologo presso l’Immunoinfettivologia Pediatrica del Bambino Gesù – rappresentano la strada da percorrere per arrestare la diffusione di questa malattia. Conoscere la propria sieropositività permette alle mamme di curarsi per evitare di far nascere un bambino ammalato, e a un adolescente di curarsi precocemente e avere un futuro libero da sintomi di AIDS, nonché una vita riproduttiva normale”.
fonte: ufficio stampa