Roma, 5 agosto 2021 – Il 15 agosto si celebra nel mondo la Giornata internazionale degli Infermieri di Neonatologia. In questa occasione, la Società Italiana di Neonatologia Infermieristica (SIN INF) e la Società Italiana di Neonatologia (SIN) sottolineano il ruolo fondamentale di tutti i professionisti che, ogni giorno, operano incessantemente all’interno di una rete di circa 420 punti nascita e 118 Terapie Intensive Neonatali in Italia.
L’infermiere di neonatologia rappresenta, da sempre, una risorsa insostituibile per l’assistenza dei piccoli ricoverati e dei loro genitori, determinando i livelli di qualità e sicurezza delle cure lungo tutto il percorso nascita.
Quest’anno, in particolare, l’International Neonatal Nurses Day è un riconoscimento per tutti gli infermieri di neonatologia che, nel lungo e difficile periodo di emergenza sanitaria che stiamo ancora vivendo, riescono comunque ad assicurare elevati standard assistenziali, garantendo il più possibile la vicinanza tra il neonato ed i suoi genitori.
Una posizione condivisa con la SIN, che, sin dall’inizio della pandemia, ha diffuso alle Neonatologie italiane le Indicazioni su “Allattamento e Infezione da SARS-CoV-2”, poi validate da un contributo scientifico multicentrico italiano di 6 Neonatologie lombarde, pubblicato sulla prestigiosa rivista Jama Pediatrics.
Accogliendo, inoltre, la campagna “Zero Separation” promossa dalla European Foundation for the Care of Newborn Infants (EFNCI) e supportata dalla SIN, è stato dato modo alle madri ricoverate nei centri Covid di stare accanto al proprio neonato, allattarlo e accudirlo.
Un’ulteriore dimostrazione di grande attenzione alla care del neonato e alla sua famiglia è la grande attività di promozione che le due società scientifiche hanno intrapreso per consentire, anche durante le restrizioni legate alla pandemia, l’accesso H24, in sicurezza, ai genitori dei neonati ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale: oggi, i dati riportano oltre il 60% delle TIN aperte 24 ore ed un 12% fino a 16 ore.
Una sfida vinta da team multidisciplinari costituiti da infermieri, neonatologi, ginecologi e ostetriche, per riuscire ad offrire cure individualizzate al neonato, anche quando l’unica via sembrava essere quella di “dividere” e isolare.
Oggi la SIN INF è una giovane società scientifica in costante crescita, anche se al suo secondo anno di vita ufficiale: circa 700 soci e 20 referenti distribuiti in tutte le regioni. Al centro della sua vision un obiettivo lungimirante: implementare l’infermieristica in ambito neonatologico e farla divenire una vera e propria disciplina specialistica al servizio del neonato.
“Questo risultato – afferma Denis Pisano, Presidente della SIN INF – passa attraverso tre direttrici principali: un forte impulso alla ricerca infermieristica, la formazione continua dei professionisti coinvolti e la condivisione delle migliori evidenze attraverso la divulgazione scientifica”. Lo stretto rapporto di collaborazione che unisce la Società Italiana di Neonatologia Infermieristica alla Società Italiana di Neonatologia sarà fondamentale per garantire più velocemente questo risultato.
“L’Italia è tra i primi posti nel mondo, con tassi di mortalità neonatale bassissimi (2,1 rispetto a 2,9 della Germania, 2,6 della Danimarca, 2,7 dell’Olanda e 2,9 dell’Inghilterra, per mille nati vivi. Dati Eurostat 2018). “Si tratta di numeri confortanti e che evidenziano, allo stesso tempo, l’alta qualità delle equipe multidisciplinari presenti nei nostri punti nascita – afferma il prof. Fabio Mosca, Presidente della SIN – In tal senso, occorrerà un costante sforzo delle Istituzioni per garantire risorse umane adeguate ed un impegno dei professionisti per proseguire nella direzione di una ottimale integrazione di tutti i sanitari che si prendono quotidianamente cura del neonato e dei loro genitori, in primis i neonatologi e gli infermieri di neonatologia”.
Un’attività sempre più intensa e strutturata sta portando la SININF alla realizzazione di un “Libro Bianco” infermieristico, uno strumento di monitoraggio o “mappatura” dell’infermieristica neonatale italiana, che fino ad oggi non esisteva. Lo studio, intrapreso nel 2020 e tutt’ora in corso, ha contribuito a creare una rete di oltre 200 coordinatori infermieristici di neonatologie, ovvero circa la metà del totale del paese.
Sarà finalmente possibile, in un futuro non lontano, acquisire preziose informazioni che consentiranno di dare un impulso eccezionale alla ricerca infermieristica e alla diffusione delle conoscenze al servizio dei neonati, sia fisiologici che ospitati nelle terapie intensive.
Ad oggi lo studio ha fotografato circa il 52% delle neonatologie italiane, un risultato molto importante visto il difficile periodo che si sta attraversando e che dovrà prevedere un ulteriore sforzo per raggiungere il risultato prefissato. Un esempio di perfetta unione di intenti tra infermieri di neonatologia e neonatologi è il III Congresso Nazionale della SIN INF, che si svolgerà dal 6 al 9 ottobre a Roma e che sarà, come di consueto, integrato a quello della SIN, giunto alla 27a edizione.
Le giornate infermieristiche vedranno alternarsi17 relatori e 3 corsi infermieristici e, novità di questa edizione, il 1° Collegio dei Coordinatori Infermieristici delle Neonatologie italiane, uno spazio di confronto e condivisione di esperienze professionali, un evento, che SIN INF intende avviare in maniera strutturale.
“La Giornata Internazionale degli Infermieri di Neonatologia è un’opportunità preziosa per sottolineare il grande lavoro svolto nel nostro Paese da tantissimi professionisti italiani, in particolare in un momento storico così delicato. Un momento di riflessione, di orgoglio e consapevolezza del ruolo ricoperto e delle competenze che ogni giorno vengono messe a disposizione dei neonati, con costanza e abnegazione. Una virtuosa connotazione – concludono i Presidenti Mosca e Pisano – che ha contribuito alla crescita di una comunità scientifica attiva e vitale come la SIN INF”.