Organizzato in collaborazione con il Centro diocesano della pastorale sanitaria. La nuova tecnica per controllare il dolore nei ragazzi sottoposti a chemioterapia
28 maggio 2015 – Domani, venerdì 29 maggio 2015, alle ore 11.00, presso l’Aula Salviati dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, sede del Gianicolo (Piazza Sant’Onofrio, 4 – Roma).
In ambito assistenziale il dolore rappresenta una dimensione cui spesso non viene riservata adeguata attenzione, nonostante sia dimostrato scientificamente quanto la sua presenza sia invalidante dal punto di vista fisico, sociale ed emozionale. Alleviare il dolore nei piccoli pazienti non è solo un dovere degli Ospedali pediatrici, ma un diritto per i bambini. Essere sottoposti agli interventi “meno invasivi e dolorosi” è infatti un diritto riconosciuto dalla Carta dei diritti dei bambini in Ospedale. Di tutto questo si parlerà domani nell’ambito di un convegno promosso dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù in collaborazione con il Centro Diocesano della Pastorale della Salute. Presenti il vescovo incaricato mons. Lorenzo Leuzzi e il direttore sanitario dell’Ospedale della Santa Sede Massimiliano Raponi.
Il convegno si svolge in occasione della XIV Giornata Mondiale del Sollievo, promossa da Ministero della Salute, Conferenza delle Regioni e Province Autonome e dalla Fondazione Nazionale “Gigi Ghirotti”, che verrà celebrata in tutta Italia domenica 31 maggio.
Il Bambino Gesù ha istituito al suo interno già dal 2010 un Comitato Ospedale Senza Dolore, composto da medici, infermieri e associazioni di familiari dei pazienti, con il compito di studiare, programmare e mettere in atto tutte le iniziative volte a prevenire, alleviare e monitorare il dolore fisico ed emozionale dei bambini, sia durante il ricovero che dopo le dimissioni. La Direzione sanitaria ha elaborato un protocollo unico per la gestione del dolore in ospedale, al fine di garantire comportamenti clinici, terapeutici ed organizzativi uniformi per l’approccio alla terapia del dolore per tutti i pazienti. Valutazione e controllo terapeutico del dolore, sia acuto che cronico, vengono effettuati sistematicamente su tutti i bambini ricoverati. Anche i genitori sono coinvolti nell’azione di formazione e sensibilizzazione.
Sono molte le iniziative ideate e avviate per prevenire e ridurre il dolore, sia fisico che emozionale, per contenere situazioni di paura o ansia nei bambini e nei genitori. L’Ospedale ha attivato un ambulatorio dedicato alla terapia del dolore. Ha aperto le sale operatorie alla presenza dei genitori, consentendogli di accompagnare i loro bambini prima dell’intervento. La stessa cosa è stata fatta con le terapie intensive. Sono state sviluppate ed estese le tecniche di chirurgia mini-invasiva che consentono di ridurre il dolore post-operatorio e la durata del ricovero. È stata promossa in ambito ambulatoriale l’informazione per il “prelievo con un sorriso” (l’insieme delle modalità per ridurre la paura di affrontare nei piccoli il prelievo di sangue) e la tecnica della “sedazione cosciente” (tramite protossido d’azoto) come alternativa all’anestesia generale.
Circa 800 famiglie sono state coinvolte in un percorso di monitoraggio e valutazione del dolore di figli a distanza, dopo la dimissione dei bambini dall’Ospedale in seguito ad intervento chirurgico. Unico di questo tipo in Italia, il progetto si avvale in via sperimentale di una APP per smartphone e tablet che consente ai genitori e agli stessi bambini di interagire in tempo reale con l’Ospedale. Le informazioni vengono visualizzate su una piattaforma web monitorata dal personale sanitario del Bambino Gesù che può intervenire in caso di necessità. Si tratta del progetto che ha ricevuto la menzione speciale per l’Innovazione al Premio Gerbera D’oro 2015, rivolto alle aziende sanitarie che si sono distinte nel servizio alla persona e nell’ambito della terapia del dolore.
Infine, proprio in occasione del convegno sarà presentata la nuova tecnica per controllare il dolore neuropatico periferico indotto dalla chemioterapia. Si chiama Scrambler Therapy ed è un metodo di elettroanalgesia non invasiva, utilizzato per la prima volta in ambito pediatrico al Bambino Gesù, basato su stimolazioni a bassissima intensità attraverso elettrodi posti sulla cute del piccolo paziente.
fonte: ufficio stampa