Giornata del malato, l’appello di Valsatro (CRI): “Incontrare chi soffre e donare aiuto”
Roma, 11 febbraio 2025 – Portare conforto a chi soffre, senza alcuna distinzione. Da questo desiderio nacque l’idea della Croce Rossa, a ridosso della Seconda guerra di indipendenza che vide impegnate le donne di Castiglione delle Stiviere e di Solferino a soccorrere migliaia di feriti proprio durante il conflitto. Correva l’anno 1859.
Lo stesso impegno di allora nell’aiutare, infondere speranza, andare incontro alle esigenze di chi è in difficoltà, caratterizza ancora oggi l’attività di 150mila Volontarie e Volontari della CRI impegnati in oltre mille sedi su tutto il territorio nazionale.
“Spesso, proprio durante il servizio, il personale sanitario viene aggredito, diventa bersaglio di violenza, un fatto che è sempre più ricorrente e che a volte impedisce di prestare soccorso in maniera adeguata a chi soffre. Allo stesso modo, durante i conflitti di oggi, gli operatori umanitari finiscono per essere vittime delle guerre, proprio mentre supportano la popolazione civile cercando di alleviare le sofferenze di quanti, pur non prendendo parte al conflitto, ne restano purtroppo coinvolti. In occasione della XXXIII Giornata Mondiale del Malato, che ricorre oggi, ricordiamo l’importanza di garantire che l’aiuto arrivi a chi si trova in difficoltà, di permettere a chi soccorre di fare tutto il necessario per salvare la vita altrui senza mettere a repentaglio la propria. Incontrare chi soffre, donare il proprio aiuto, infondere speranza. Un inno alla Dignità umana che non deve mai spezzarsi”. Così Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana.