Gestione del rischio valanghe, presentate le linee guida

Roma, 20 novembre 2024 – Con la crisi climatica attuale, è sempre più importante una mitigazione degli impatti delle valanghe, tenendo conto del cambiamento climatico, dei suoi effetti amplificati nelle aree di alta montagna e della resilienza di strutture e infrastrutture civili. Problematiche quali i crolli e i danni alle strutture, l’isolamento di intere vallate dovuto all’interruzione delle vie di trasporto e delle infrastrutture energetiche e di telecomunicazioni sono di fondamentale rilevanza nel quadro generale della resilienza territoriale.

In questo contesto rientra la collaborazione tra il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie e il Politecnico di Torino per l’elaborazione delle “Linee guida per la valutazione e la mitigazione del rischio valanghe di neve sulle infrastrutture e costruzioni”, presentate dal Cons. Giovanni Vetritto Direttore Generale del Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e dai Professori Bernardino Chiaia e Barbara Frigo, del Centro Interdipartimentale SISCON – Safety of Infrastructures and Constructions.

Il DARA ha infatti avviato da tempo – nell’ambito dei temi legati alle Terre Alte – collaborazioni strategiche con enti, istituti di ricerca e Università per favorire la diffusione di una cultura innovativa e per promuovere azioni congiunte a beneficio della collettività, con un focus particolare sul supporto alle politiche e allo sviluppo delle aree montane.

Programmare interventi di prevenzione dei rischi e di manutenzione delle infrastrutture e delle costruzioni, affrontare le tematiche relative alla presenza della neve al suolo, al rischio di valanghe e alla sicurezza della popolazione, dei centri abitati e delle infrastrutture presenti sono temi cruciali per i Sindaci e per gli Enti competenti sul territorio, in particolare dei comuni montani di piccole dimensioni, sempre più esposti a queste problematiche.

L’attività di ricerca è stata condotta dal Centro SISCON del Politecnico di Torino e si è sviluppata lungo due direttrici principali:

  • l’analisi della dinamica evolutiva delle valanghe (innesco, distacco, scivolamento e impatto) e il calcolo del grado di rischio associato ai manufatti;
  • la valutazione della resilienza delle costruzioni civili e delle infrastrutture, comprendenti le strategie di protezione e mitigazione del rischio valanghe.

Nei lavori è stato privilegiato l’approccio Just Culture (“cultura giusta”), ossia l’individuazione ponderata di una soglia di rischio accettabile dalla società – tollerabilità – che porta con sé la necessità di quantificarne l’entità in modo scientifico, attraverso le sue tre componenti fondamentali che sono:

  • l’hazard (la pericolosità);
  • la vulnerabilità;
  • il valore esposto.

“L’ambizione di queste Linee Guida – ha commentato il prof. Chiaia – è di non limitarsi ad essere un contributo accademico, ma di costituire un efficace strumento operativo di policy, destinato ai Comuni, alle comunità montane, ai comprensori sciistici e a tutti gli stakeholder coinvolti in attività soggette a tale tipologia di rischio. Esse mirano, quindi, a fornire un supporto concreto, con l’auspicio di divenire un utile punto di riferimento per gli amministratori locali”.

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