Ferrara, 22 settembre 2016 – Presso l’Aula Magna dell’Ospedale di Cona, il 24 settembre 2016, dalle ore 8.30, la Società Medico Chirurgica di Ferrara organizza un convegno dal titolo “Genere e Appropriatezza Clinico-Diagnostica”.
Nel convegno verranno analizzate le differenze di genere relative alle principali patologie e il ruolo del medico di medicina generale, di specialisti in cardiologia, gastroenterologia, medicina interna, chirurgia, radiologia, medicina di laboratorio e del farmacista.
La medicina di genere è una scienza multidisciplinare che si propone di identificare e studiare le differenze tra uomo e donna, non solo nella frequenza e nel modo con cui si manifestano le malattie, ma anche nella risposta alle terapie. La finalità di questi studi è quella di impostare dei percorsi preventivi, diagnostici, terapeutici e assistenziali specifici per ciascuno dei due sessi.
Le differenze tra uomini e donne non sono solo biologiche, cioè legate al sesso, ma anche relative alla dimensione sociale e culturale. Le strette interconnessioni tra queste due dimensioni rendono ancor più complesso delineare programmi e azioni, organizzare i servizi, e i programmi di informazione in maniera corretta e completa. La mancanza o l’insufficienza di dati scientifici in alcuni campi di intervento medico o la mancanza della dimensione di genere in alcune analisi statistiche dei dati rende ancora più difficile la costruzione di una medicina più a misura dell’individuo.
È risaputo che la vita media delle donne è più lunga di quella degli uomini (84,5 anni per le donne e di 79,4 anni per gli uomini). Se è vero che le donne vivono più a lungo, tuttavia davanti a sé hanno un’aspettativa di vita che potrebbe essere complicata da malattie.
Diverse patologie, come i tumori, le demenze, le malattie cardiovascolari, autoimmuni, endocrine e respiratorie, l’artrosi e l’obesità, presentano differenze tra l’uomo e la donna nell’incidenza, nella sintomatologia, nel decorso clinico e nella risposta alle terapie farmacologiche.
Per esempio, la sintomatologia clinica dell’infarto può presentare delle differenze nella donna: dolore atipico localizzato non al petto ma all’addome, o zona interscapolare, o alle mascelle oppure anche assenza di dolore ma solo ansia, nervosismo, dispnea lieve oppure astenia. Per questo le donne arrivano tardi al pronto soccorso e non sempre vengono inserite nella lista di priorità.
A tutt’oggi, in molti centri, le donne vengono sottoposte meno a coronarografia, angioplastica, stent, bypass e la terapia farmacologica alla dimissione e spesso meno completa. Anche l’analisi dei trapianti d’organo mette in luce come le differenze di sesso e genere interagiscano: le donne sono più spesso donatrici, che riceventi; mentre i riceventi sono soprattutto uomini.
Significative differenze di genere sono state evidenziate anche nell’incidenza, nell’aggressività, nella progressione, nella prognosi e nella risposta alla terapia in molte tipologie di tumori comuni ai due sessi.
fonte: ufficio stampa (foto del Servizio Audiovisivi dell’AOU di Ferrara)