Gaza, Save the Children: “Cinque attacchi contro le scuole nel 2025”

Roma, 13 gennaio 2025 – Nella prima settimana del nuovo anno scolastico, i bambini e le famiglie di Gaza hanno affrontato cinque attacchi da parte delle forze israeliane contro le scuole trasformate in rifugi. Sono morti almeno tre bambini e decine sono stati feriti. Questo l’allarme lanciato da Save the Children – l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro.

Quattro dei cinque attacchi hanno avuto luogo nel governatorato settentrionale di Gaza, dove l’Ufficio dei media governativi del Ministero dell’Informazione riferisce che almeno 5 mila persone sono state uccise o risultano disperse dopo 100 giorni di assedio e di intensi bombardamenti.

Una valutazione del mese scorso sui danni alle scuole di Gaza da parte del Cluster Educazione – un gruppo di agenzie umanitarie guidate da UNICEF – ha rilevato che il 100% delle scuole nel governatorato di Gaza Nord sono state colpite direttamente o danneggiate. Una valutazione di settembre ha rilevato che il 96% di tutti gli edifici scolastici della Striscia di Gaza è stato danneggiato o distrutto.

Gli attacchi alle scuole sono una grave violazione contro i bambini nei conflitti. Il rapporto annuale del Segretario generale delle Nazioni Unite sui bambini e i conflitti armati, pubblicato a giugno 2024, ha verificato 45 attacchi a scuole da parte delle forze israeliane e altri due da parte delle Brigate Qassam (Hamas) e di altri gruppi armati palestinesi nel corso del 2023. I numeri non sono ancora disponibili per il 2024.

“Mentre gli studenti di tutto il mondo sono tornati in aula nella prima settimana di rientro a scuola del 2025, i bambini di Gaza continuano a vivere una terribile realtà alternativa. Non solo hanno perso più di un anno di scuola, ma le aule, che un tempo offrivano uno spazio sicuro per imparare, giocare e crescere, sono diventate trappole mortali”, ha dichiarato Jeremy Stoner, Direttore regionale per il Medio Oriente di Save the Children.

“Save the Children ha sostenuto per decenni migliaia di bambine e bambini di Gaza affinché potessero accedere in sicurezza a un’istruzione di qualità. Da ottobre 2023, ciò è stato reso completamente impossibile. L’Organizzazione continua a fornire ai bambini opportunità di apprendimento informale insieme all’assistenza salvavita, ma non è nulla di paragonabile a ciò che manca loro, e l’aggravarsi dei danni mentali che hanno subito ha reso l’apprendimento ancora più irraggiungibile. Come abbiamo scoperto nel nostro rapporto di novembre 2024, la distruzione del sistema educativo di Gaza non solo viola il diritto fondamentale dei bambini all’istruzione, ma minaccia anche il tessuto sociale, culturale ed economico a lungo termine della società palestinese”.

“Un cessate il fuoco duraturo è in drammatico ritardo: senza il quale, ogni giorno, il futuro di altri bambini è a rischio. Anche dopo il cessate il fuoco, ripristinare le scuole e la sicurezza fisica e mentale di cui i bambini hanno bisogno per poter riprendere a studiare sarà un compito immane. Centinaia di scuole sono state danneggiate e distrutte, ma le vite di altre migliaia di bambini sono state stroncate, distruggendo la loro infanzia e minando il loro futuro. Gli edifici possono essere riparati, ma il compito di ricostruire un’intera generazione è infinitamente più impegnativo, soprattutto per i bambini che hanno subito danni irreparabili”, conclude Stoner.

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