Roma, 24 maggio 2018 – Il presidente della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC), Francesco Rocca, ha incontrato alcuni volontari feriti durante la risposta alle recenti violenze a Gaza.
Durante il discorso tenuto alla fine della sua visita di due giorni a Gaza, il presidente Rocca ha elogiato il coraggio e l’impegno del personale della Mezzaluna Rossa che ha aiutato più di 6.000 persone colpite durante le violenze. Sei volontari sono stati feriti durante le operazioni di soccorso.
Il presidente IFRC ha detto: “Sono venuto qui per trasmettere la nostra ammirazione e la nostra solidarietà ai colleghi della Mezzaluna Rossa Palestinese. La loro dedizione e il loro coraggio sono fonte di ispirazione per tutti noi. Sono stato particolarmente colpito dall’incontro con alcuni dei giovani volontari che si stanno ancora riprendendo dalle ferite riportate durante il loro impegno sul campo. Invito ancora una volta tutte le parti a rispettare e proteggere i volontari e gli operatori umanitari.
Sono venuto qui, inoltre, per comprendere meglio le difficoltà incontrate da chi vive a Gaza. I bisogni umanitari qui sono enormi. Il sistema sanitario è vicino al collasso – qualsiasi sistema sanitario avrebbe difficoltà a far fronte a questo enorme numero di feriti.
Quando parliamo di bisogni umanitari a Gaza però, non ci riferiamo solo alle recenti violenze. Ho visto un grande bisogno di trattamenti a lungo termine e riabilitazioni. Prestare cure nel corso delle emergenze è fondamentale, ma lo è anche il supporto a lungo termine e, al momento, questo non è prontamente disponibile a Gaza”, ha concluso Rocca.
Rocca ha inoltre visitato diverse postazioni mediche di emergenza che sono state istituite dalla Mezzaluna Rossa Palestinese durante le violenze, così come un ospedale della Mezzaluna Rossa e un centro psicosociale a Khan Yunis.
Il Presidente Rocca è stato accompagnato durante la sua visita dal Dr. Younis Al Khatib, Presidente della Mezzaluna Rossa Palestinese. Il dottor Younis ha dichiarato: “Apprezziamo il sostegno della Federazione Internazionale (IFRC) e delle nostre consorelle di tutto il Movimento di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Apprezziamo questo supporto, ma abbiamo un disperato bisogno di molto di più. Abbiamo lanciato un appello internazionale per Gaza e la Cisgiordania. Il nostro messaggio è semplice: le persone qui hanno bisogno di aiuto. Ogni giorno i nostri team medici di emergenza, i volontari e il personale di supporto psicosociale fanno tutto il possibile per soddisfare queste esigenze. Ma non possiamo farlo da soli”.
“Ripeto anche il nostro appello affinché le nostre missioni mediche, i volontari e il personale siano rispettati e protetti. Siamo operatori umanitari. Indossiamo l’emblema protettivo della Mezzaluna Rossa. Non siamo un obiettivo”, ha sostenuto il Dr. Younis.