Ferrara, 21 settembre 2016 – Venerdì 23 settembre 2016, dalle ore 8.00 alle 17.00, si svolgerà, presso la Sala dell’Imbarcadero al Castello Estense di Ferrara, il Meeting Regionale Gastrocare 2016. L’evento è organizzato dall’Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara.
L’incontro affronterà diversi temi di particolare attualità in gastroenterologia, tutti valutati sia dal punto di vista medico che infermieristico: ad esempio, la colonscopia di qualità nell’epoca dello screening, la video capsula endoscopica, la gestione della PEG, la formazione e l’addestramento in endoscopia digestiva, la gestione delle MICI (Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali). Saranno inoltre trattati temi particolarmente rilevanti quali appropriatezza e sicurezza nella somministrazione della terapia farmacologica e il tema della responsabilità professionale in gastroenterologia ed endoscopia digestiva.
La sempre maggiore complessità dei processi clinico-assistenziali impone uno sforzo continuo di adeguamento e aggiornamento, sia in termini tecnico-professionali che organizzativi, a tutte le figure che si occupano quotidianamente dell’assistenza sanitaria. Questa esigenza è particolarmente evidente in una disciplina come la Gastroenterologia che ha visto in questi anni rilevanti sviluppi tecnologici (sia nel campo dell’endoscopia che dell’ecografia e della fisiopatologia digestiva) insieme all’introduzione di nuovi farmaci che stanno modificando in misura sostanziale la storia naturale di alcune patologie seriamente invalidanti (quali i nuovi antivirali e i farmaci biologici per le MICI).
L’ottimale utilizzo delle nuove opportunità diagnostiche e terapeutiche per la gestione del paziente affetto da malattie dell’apparato digerente richiede sempre più un approccio non solo multidisciplinare, ma soprattutto multiprofessionale che sappia realmente affermare la centralità del paziente. Particolarmente in un momento di sempre crescenti limitazioni delle risorse disponibili è di vitale importanza la definizione di nuovi modelli organizzativi che sappiano dare risposte efficaci ed efficienti ai bisogni del malato.
I percorsi diagnostico terapeutico assistenziali (PDTA) rappresentano tappe fondamentali di questi mutamenti, in particolare quelli mirati alla gestione di patologie croniche particolarmente complesse quali le MICI. L’applicazione di nuovi modelli operativi impone, al contempo, una rivisitazione del ruolo delle diverse figure professionali coinvolte nel processo clinico-assistenziale in termini d’individuazione di nuove aree di autonomia e responsabilità professionale. L’obiettivo è quello di potenziare team multi professionali integrati che sappiano utilizzare con efficienza e in piena sicurezza tutte le nuove risorse diagnostiche e terapeutiche oggi disponibili per erogare la migliore assistenza possibile.
fonte: ufficio stampa (foto del Servizio Audiovisivi dell’AOU di Ferrara)