Roma, 31 maggio 2024 – “Il fumo, al pari dell’inquinamento atmosferico, ha un impatto fortemente nocivo sulla salute delle persone. A rischio sono soprattutto le donne in gravidanza e quelle che hanno il desiderio di maternità, perché tra le principali conseguenze negative c’è l’infertilità, che interessa da vicino i giovani. Preoccupano, quindi, i dati diffusi dall’Istituto superiore di sanità (ISS), secondo cui un italiano su quattro è fumatore, con una percentuale che cresce proprio tra i giovani, una fascia di età nella quale raddoppia anche il policonsumo, ovvero l’utilizzo contemporaneo di diversi prodotti”.
Lo afferma Ermanno Greco, professore di Ginecologia e Ostetricia all’Università UniCamillus di Roma e Presidente della Società Italiana della Riproduzione (S.I.d.R.), in merito ai dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), resi noti in vista della Giornata mondiale senza tabacco del 31 maggio, iniziativa voluta dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).
“Sebbene in 15 anni, come informa l’ISS, i fumatori siano diminuiti, ad allarmare è la percentuale, oltre il 30, di ragazzi e ragazze che usa almeno un prodotto tra sigaretta tradizionale, tabacco riscaldato o sigaretta elettronica” osserva Greco, che precisa come “l’azione del fumo sia tossica per l’ovaio e crei un danno significativo e progressivo nel corso del tempo, anticipando, ad esempio, nelle donne la menopausa e creando in generale problematiche serie a livello circolatorio”.
“Il fumo – prosegue – impatta molto negativamente sulla fertilità sia maschile sia femminile e ancora di più se combinato con altri fattori come l’obesità e l’inquinamento atmosferico. Essenzialmente il fumo genera nell’uomo un’aumentata produzione di radicali liberi a cui gli spermatozoi sono particolarmente sensibili, con una conseguente diminuzione del numero della motilità e morfologia degli spermatozoi stessi. Inoltre, il fumo può causare una disfunzione erettile e quindi diminuire il numero di rapporti sessuali per il concepimento”.
“Allo stesso modo nella donna – spiega Greco – abbiamo un’alterazione della quantità e qualità ovocitaria, ma anche un’alterazione dell’irrorazione uterina e quindi diminuzione dell’impianto embrionario e aumento dell’abortività”.
Secondo Greco occorre quindi “proseguire con convinzione sulla strada già tracciata della prevenzione, intervenendo soprattutto nell’ambito scolastico. Bisogna coinvolgere di più i giovani e offrire nuovi strumenti operativi anche alle famiglie, per sviluppare una maggiore consapevolezza dei rischi dovuti al fumo di tabacco. Una crescita sana significa una salute migliore, con evidenti ricadute anche a livello sociale ed economico” conclude.