I ricercatori dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e dell’Università degli Studi di Milano hanno identificato le aree cerebrali coinvolte nella rievocazione di sogni e fantasie
Milano, 30 aprile 2015 – Uno studio tutto italiano a firma di un team di ricercatori coordinato dal dott. Francesco Benedetti, Capo Unità Psichiatria e Psicobiologia Clinica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, una delle 18 strutture di eccellenza del Gruppo Ospedaliero San Donato, e da Armando D’Agostino, del Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università degli Studi di Milano, ha sviluppato un paradigma sperimentale innovativo per ottenere informazioni sulle aree cerebrali coinvolte nella rievocazione di sogni e fantasie.
La ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica Journal of Sleep Research, è stata svolta presso il Centro di Risonanza Magnetica ad Alto Campo dell’IRCCS Ospedale San Raffaele. In una singola sessione di risonanza magnetica funzionale (fMRI) è stato chiesto ai soggetti coinvolti di confrontarsi con la narrazione delle proprie fantasie e dei propri sogni, raccolti in un diario durante il mese precedente. Durante la rievocazione di queste esperienze si attivano aree corticali specifiche dell’emisfero destro (giro frontale inferiore e giri temporali medio e superiore), associate alla creatività e all’immaginazione. La scoperta ha evidenziato che tali aree si attivano soltanto quando i soggetti rievocano le fantasie e si disattivano progressivamente durante la rievocazione dei sogni, che rimangono così incoerenti e incomprensibili anche nella veglia. I risultati ottenuti suggeriscono, quindi, che queste strutture fronto-temporali siano responsabili sia del mantenimento di una consequenzialità logica elevata, come nella veglia e nell’esperienza del fantasticare, sia del suo venire meno durante l’esperienza del sogno.
“Questi risultati, ottenuti grazie alle tecnologie innovative di risonanza magnetica impiegate all’IRCCS Ospedale San Raffaele, aprono un nuovo percorso per la comprensione di stati mentali patologici quali la psicosi, una condizione psichiatrica grave quale la narrazione dell’esperienza cosciente può essere compromessa come nel sogno”, dichiara Benedetti.
D’Agostino: “Con questo lavoro abbiamo sviluppato un paradigma sperimentale innovativo che consente di ottenere informazioni circa le aree cerebrali coinvolte nella rievocazione di sogni e fantasie. È un importante traguardo nell’ambito delle neuroscienze che si confrontano con l’impossibilità di accedere ad un’osservazione diretta di questi stati mentali”.
Studio pubblicato sul Journal of Sleep Research – 13 aprile 2015
Right hemisphere neural activations in the recall of waking fantasies and of dreams
Francesco Benedetti1, 2, Sara Poletti1, 2, Daniele Radaelli1,2, Rebecca Ranieri3, Valeria Genduso1,2, Simone Cavallotti3, Anna Castelnovo3, Enrico Smeraldi1,2, Silvio Scarone3 e Armando D’agostino3
- Department of Clinical Neurosciences, Scientific Institute and University Vita-Salute San Raffaele, Milan, Italy;
- C.E.R.M.A.C. (Centro di Eccellenza Risonanza Magnetica ad Alto Campo), University Vita-Salute San Raffaele, Milan, Italy;
- Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Milano, Milan, Italy
fonte: ufficio stampa