Padova, 14 dicembre 2021 – Si è tenuta ieri a Parigi presso l’Ambasciata d’Italia la Cerimonia di Firma dell’Accordo di collaborazione nel campo della perinatalità tra l’Università Paris Saclay e alcune Università italiane che ospitano eccellenze dell’ambito della neonatologia e pediatria, tra le quali l’Università di Padova.
Le università firmatarie hanno sottoscritto un accordo per la promozione di periodi formativi per medici in formazione specialistica (specializzandi) interessati alla rianimazione neonatale e alla pediatria; scambi di studenti di medicina e chirurgia che possano avere un particolare interesse nei settori interessati (stages nell’ambito del programma ERASMUS + Traineeship); promozione di progetti congiunti di ricerca clinica e traslazionale; promozione di attività di aggiornamento degli insegnanti e dei ricercatori, nonché di formazione dei formatori e della condivisione di conoscenze comuni, in modalità virtuale, tradizionale o ibrida; partecipazione congiunta ai congressi europei delle specialità interessate; promozione della possibilità di partecipazione congiunta a bandi di gara per progetti di ricerca nei settori interessati; promozione della riflessione sulla fattibilità della creazione di diplomi universitari e corsi di dottorato in co-tutela e co-supervisione.
Per l’Università di Padova in rappresentanza della Rettrice era presente il prof Eugenio Baraldi, direttore della terapia intensiva neonatale del Dipartimento di Salute della donna e del bambino, che è intervenuto sul tema dello sviluppo della neonatologia italiana e i rapporti internazionali.
“Questo accordo segna un momento importante di collaborazione internazionale nella ricerca e nella formazione dello specialista neonatale – dice il prof Baraldi – Ad esempio, la rarità di molte patologie nel campo dell’assistenza perinatale spesso richiede un approccio di ricerca clinica con la partecipazione di più centri, così come vi è necessità di collaborazione per la ricerca traslazionale in questo campo con l’utilizzo di tecniche che non sono disponibili in tutti i centri. L’importanza di questo accordo è sottolineato anche dalla somiglianza delle situazioni epidemiologiche di Francia e Italia, nonché dalle simili esigenze dei due Paesi per le cure perinatali e pediatriche”.