Rinnovata con successo la certificazione del prestigioso ente internazionale
Brescia, 31 gennaio 2017 – Dopo la valutazione on site effettuata dalla Joint Commission International (JCI) Poliambulanza ha riottenuto per la seconda volta l’accreditamento all’eccellenza. Un traguardo significativo, dato che il manuale degli standard di qualità richiesti da JCI (325, elaborati e definiti da un gruppo di esperti internazionali) viene aggiornato ogni tre anni e a ogni rinnovo si alza l’asticella per stimolare l’organizzazione a impegnarsi nel miglioramento continuo e sistematico della qualità e sicurezza delle cure fornite ai pazienti.
Una grande soddisfazione, spiega il DG Alessandro Signorini, perché “nel percorso di accreditamento Joint Commission International il personale dell’ospedale ha accettato di mettersi in gioco uscendo dalla propria autoreferenzialità per farsi valutare da un ente terzo, indipendente e non governativo, che certifica e garantisce che l’ospedale rispetti gli specifici standard validati internazionalmente. La preparazione a questo ‘esame’ è stata per la struttura una importantissima occasione di crescita a livello clinico, amministrativo e tecnologico”.
Quello di Joint Commission International è l’accreditamento volontario più prestigioso a livello globale e l’ente è un indiscusso punto di riferimento per la valutazione di sicurezza e qualità dei trattamenti per il paziente. È inoltre uno strumento nelle mani dell’utente che, quando si rivolge ad un istituto ospedaliero certificato JCI, ha la certezza che gli standard di cura e di struttura siano superiori alla media. In Italia sono attualmente 18 gli ospedali che hanno acquisito l’accreditamento JCI.
Per ottenere il riconoscimento JCI è necessario dimostrare la conformità a circa 1.200 elementi misurabili, che si articolano intorno a due macro aree: la prima focalizzata sulla cura del paziente, la seconda sulla buona gestione dell’organizzazione della struttura.
L’accreditamento JCI, infatti, non valuta le diverse componenti di una struttura e i risultati che queste ottengono singolarmente, ma valuta l’organizzazione nel suo complesso e le connessioni che intercorrono fra le reciproche parti del sistema.
fonte: ufficio stampa