Pavia, 22 febbraio 2018 – Un 2017 record per i ricercatori della Fondazione Mondino, capaci di aggiudicarsi 3.198.200 euro in finanziamenti in bandi competitivi di Ricerca, con un trend in forte crescita nel triennio (1.078.500 euro nel 2015; 1.846.500 euro del 2016).
Un totale che nel 2017 supera anche i finanziamenti ottenuti dal Ministero della Salute per la Ricerca Corrente – ossia i fondi ripartiti annualmente tra gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico sul territorio nazionale per l’attività di ricerca diretta a sviluppare le conoscenze in settori specifici della biomedicina e della sanità pubblica – che ammontano a 2.440.000 euro.
Un risultato importante soprattutto per i pazienti, se si considera che si tratta di progetti di ricerca traslazionale, strettamente legata ai servizi per la cura e l’assistenza, con l’obiettivo di tradurre le più recenti acquisizioni in nuovi ed efficaci protocolli diagnostici e terapeutici e innovativi modelli di gestione.
Sono 21 i progetti finanziati nel 2017 all’Istituto pavese mediante la partecipazione a bandi promossi da Ministero della Salute (Ricerca Finalizzata-RF, Conto Capitale), Regione Lombardia, AIFA (Agenzia Italiana del farmaco), ERANET European Research Area, Fondazioni private (Cariplo, Telethon) e industria farmaceutica (ricerca sperimentale).
“Una performance che conferma il talento dei nostri ricercatori – commenta il Direttore Generale Livio Tronconi – e dimostra le grandi potenzialità dell’Istituto, che in campo neuroscientifico è un punto di riferimento internazionale”.
Gli obiettivi della ricerca, sia clinica sul paziente, sia preclinica condotta su modelli sperimentali, sono finalizzati ad individuare i meccanismi patogenetici delle diverse malattie neurologiche e a sperimentare strategie terapeutiche e procedure diagnostiche innovative. I principali capitoli di ricerca riguardano le malattie neurodegenerative (Parkinson, Alzheimer, sclerosi laterale amiotrofica), le cefalee, l’epilessia, lo stroke, la sclerosi multipla, le malattie neuromuscolari dell’età evolutiva ed adulta, le patologie neurologiche e psichiche dell’infanzia e dell’adolescenza.
Nell’ambito della Ricerca Finalizzata del Ministero della Salute, due su tre progetti finanziati all’Istituto e due su quattro progetti condotti in collaborazione con altri enti sono coordinati da giovani ricercatori (cioè di età sotto i 40 anni).
“Stiamo assistendo a un salto di qualità significativo da parte dei ricercatori della Fondazione – spiega il Direttore Scientifico Fabio Blandini – e in particolare di una pattuglia di giovani talenti sempre più competitivi nei loro settori di riferimento e in grado di fare rete coi loro omologhi a livello nazionale ed internazionale. Il fatto che per la prima volta l’entità del finanziamento su bandi competitivi abbia superato quello attribuito annualmente dal Ministero per la Ricerca Corrente indica chiaramente che siamo sulla strada giusta”.
Uno dei più interessanti progetti dei giovani ricercatori, finanziato con 360.000 euro dal Ministero della Salute e che avrà inizio entro l’estate, tratta una tematica di particolare attualità che riguarda l’influenza dell’alimentazione sull’invecchiamento e sulla probabilità di sviluppare demenza; sarà studiata una popolazione di circa 1.000 soggetti in 3 anni e si cercherà di comprendere come la composizione della dieta possa influire sullo sviluppo di una delle malattie più frequenti e scarsamente curabili del nostro secolo.
Nell’ambito dei finanziamenti 2017 ottenuti dal Ministero della Salute (Conto Capitale), l’Istituto può contare su circa 630.000 euro da destinare all’acquisizione di strumentazione ad alta tecnologia di ultima generazione.
Sono inoltre da segnalare due progetti, finanziati rispettivamente da AIFA e da Fondazione Cariplo, per studiare i potenziali marcatori biologici di fragilità dell’anziano, anche correlati alle terapie farmacologiche (spesso numerose nella popolazione anziana, ma non sempre prescritte in modo appropriato all’età). La fragilità – tematica di stringente attualità – è intesa come condizione associata all’invecchiamento, con esiti negativi sulla salute e che si verifica in assenza di specifiche malattie.Oltre ai progetti finanziati da Enti pubblici e privati, l’Istituto Mondino ha ottenuto dall’Industria farmaceutica alcune commesse di ricerca sperimentale in virtù delle competenze professionali e tecnologiche possedute sulla ricerca preclinica della malattia di Parkinson, dello stroke, della sclerosi multipla.