Roma, 8 giugno 2020 – “I numeri tornano a crescere, speriamo di riuscire a controllare il focolaio del San Raffaele. Il solo fatto che sia stato identificato è già un successo, ma ora la ricerca epidemiologica deve essere fatta in tempi rapidi, per ricostruire tutti i contatti di chi è risultato positivo”. Risponde così il presidente dell’Ordine dei Medici di Roma, Antonio Magi, interpellato dall’agenzia Dire sul focolaio dell’IRCCS San Raffaele Pisana.
Il primo bilancio, non definitivo, parla di 37 persone risultate positive al test del Covid-19 (sono stati eseguiti per ora oltre 700 test, 300 sui degenti e più di 400 sugli operatori).
“Ancora non è chiaro se siano stati i pazienti a infettare il personale sanitario o viceversa – prosegue Magi – Ma il concetto importante da sottolineare è che il virus ancora circola ed è facile creare nuovi focolai. Il contagio parte da una persona e serve molta attenzione, perché questa persona poi torna a casa e incontra i suoi familiari, i quali vanno poi a fare la spesa, magari a cena in un ristorante oppure al parco o in spiaggia. Non ci vuole niente a tornare alla situazione di partenza”.
Magi ricorda anche che “ci sono persone asintomatiche che girano in strada” e che “è assurdo non proteggersi. In questi giorni – sottolinea ancora il presidente dei camici bianchi capitolini – ho visto manifestazioni e ‘bagni di folla’ veramente preoccupanti. Vuol dire che non abbiamo imparato nulla. E attenzione: ripiombare in una situazione di emergenza sarebbe un secondo errore anche a livello economico, proprio ora che stiamo cercando di far ripartire l’economia con tutte le difficoltà del caso. Un’altra chiusura sarebbe letale”.
Secondo Magi, allora, bisogna essere “più responsabili e rispettare le regole. A volte ci scontriamo con l’incoscienza delle persone e con la totale mancanza di un’educazione civica e del rispetto verso il prossimo”.