Roma, 23 agosto 2019 – Ancora un’altra volta siamo chiamati a condannare episodi di razzismo e discriminazione nei confronti di cittadini e professionisti della sanità di origine straniera in Italia che sono frutto di un clima di odio e di pregiudizi sui social senza controllo.
Esprimiamo la nostra solidarietà al collega Andi Ngason e lo invitiamo ad andare avanti senza paura, non deve sentirsi solo vista la tempestiva e forte condanna della Fnomceo, dell’Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e del Movimento Internazionale Interprofessionale Uniti per Unire, che sono impegnati da mesi insieme con gioco di squadra merito del Direttivo Fnomceo e del suo presidente Filippo Anelli che tempestivamente e in modo equilibrato e coraggioso difende i diritti di tutti i professionisti della sanità e dei cittadini.
Siamo grati e riconoscenti alla Fnomceo che non fa sentire i nostri professionisti della sanità di origine straniera, immigrati per sempre e medici di serie B, al contrario di numerose dichiarazioni politiche irresponsabili che alimentano l’odio e i pregiudizi nei confronti della diversità, del colore di pelle, della religione e dei paesi di origine straniera con slogan #PrimagliItaliani.
La stessa solidarietà esprimiamo nei confronti della dr.ssa Adelina Laprovitera aggredita all’Ospedale San Giovanni Bosco con l’invito ad andare avanti senza paura.
Questo è quanto dichiara Foad Aodi, Fondatore di Amsi e Uniti per Unire, e membro del GDL Fnomceo Salute Globale dalla Croazia durante la missione proprio a favore dei diritti universali e la cooperazione internazionale e tra i popoli.