Fine della vita, consenso informato e disposizioni anticipate sulle cure. Incontro di esperti a Como

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Prof. Giuseppe Remuzzi

Como, 30 agosto 2019 – Morire con dignità e poter scegliere, almeno un po’, come morire. Un tema eticamente sensibile e sempre più d’attualità quello che riguarda le decisioni sul fine vita e sul testamento biologico.

Un incontro aperto al pubblico organizzato dall’Associazione Accanto Onlus – Amici dell’Hospice San Martino di Como, con il patrocinio del Comune di Como, “Decidere alla fine della vita. Riflessioni a partire dalla legge 219 del 2017 in materia di consenso informato e disposizioni anticipate sulle cure” che si terrà il 20 settembre alle 21 alla Biblioteca Comunale di Como.

“Abbiamo pensato di organizzare un incontro pubblico sul tema delle DAT (Disposizioni anticipate di Trattamento) – afferma Gino Frassi, Presidente dell’Associazione Accanto Onlus – perché si tratta di un argomento oggi all’attenzione dell’opinione pubblica, in modo particolare dopo l’entrata in vigore della nuova normativa introdotta dalla legge n. 219 del 2017 “Disposizioni Anticipate di Trattamento”. La facoltà di indicare preventivamente le proprie volontà circa i trattamenti terapeutici da ricevere nel caso in cui non si sia più in grado di esprimerle, è infatti un argomento di cui sino a pochi anni fa si parlava riservatamente, quasi clandestinamente, perché oscurato da riserve di vario genere che rendevano quasi scandaloso parlarne. Ora, il tema è invece di pubblico dominio ed è oggetto di varie valutazioni, data la sua delicatezza e la rilevanza delle sue implicazioni filosofiche, religiose, etiche”.

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Prof.ssa Silvia Salardi

Sottoscrivere quindi un testamento biologico significa decidere, in un momento in cui si è ancora capaci di intendere e volere, quali trattamenti sanitari si intenderanno accettare o rifiutare nel momento in cui subentrerà un’incapacità mentale.

“Abbiamo pensato fosse utile a tutti una discussione pubblica sull’argomento, – prosegue Frassi – affidata a due esperti di grande rilievo: il prof. Giuseppe Remuzzi, nefrologo di fama internazionale, che si occupa spesso di temi etici relativi al fine vita, di cui tratta anche quale editorialista del Corriere della Sera, e la prof.ssa Silvia Salardi, docente Bioetica e Biodiritto presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. I relatori affronteranno il tema dai due versanti di rispettiva competenza, quello medico il prof. Remuzzi e quello etico-giuridico la prof.ssa Salardi, trattando anche dell’applicazione pratica che la legge 219/2017 ha avuto ad oggi. Moderatore del dibattito sarà Giangiacomo Schiavi, editorialista del Corriere della Sera”.

Il titolo, provocatorio, dell’intervento del prof. Giuseppe Remuzzi è “Non è ora che cominciamo a parlare di morte e del morire e che lo facciamo quando stiamo ancora bene e non solo all’ultimo momento (anche con chi è malato)?”.
Mentre il titolo dell’intervento della prof.ssa Salardi è “La legge 219 del 2017 in materia di ‘consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento’: conoscerla e comprenderla per poterla applicare correttamente”.

Introdurrà l’incontro Gino Frassi, presidente di Accanto Onlus, Associazione che da 14 anni si occupa di contribuire alla diffusione della cultura e della pratica delle Cure Palliative, il cui scopo è quello di offrire le migliori condizioni possibili in ogni momento della vita, fino alla fine.

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