La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale ribadisce l’importanza di diffondere la cultura della fertilità anche nei più giovani
Roma, 1 settembre 2016 – La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale interviene sulla campagna di comunicazione del Governo per il Fertility Day 2016, in programma il prossimo 22 settembre, e si schiera a favore del Ministro Lorenzin.
“Come SIPPS – dichiara il Presidente, dott. Giuseppe Di Mauro – siamo del tutto in linea con il Ministero della Salute e con la politica del Ministro, on. Beatrice Lorenzin che, di fatto, è scesa in campo per la salvaguardia della natalità in Italia. Il nostro Paese non riesce più a coprire il punto ‘zero’ della natalità, nemmeno grazie alla preziosa presenza degli immigrati”.
“L’Italia è, di fatto, il Paese europeo in cui si fanno sempre meno bambini – prosegue il dott. Di Mauro – Assistiamo, anno dopo anno, ad una vera e propria denatalità. Ben vengano, dunque le ‘cartoline’ ideate dal dicastero del Ministro Lorenzin, che vogliono mettere in allerta la popolazione, soprattutto quella più giovane, sui fattori di rischio che potrebbero condizionare la possibilità di avere figli. La nostra società scientifica ribadisce, inoltre, che la sensibilità sui comportamenti necessari a preservare la fertilità deve iniziare sin dall’infanzia”.
“I bambini sono davvero pochi. Dal 1970 – aggiunge Di Mauro – si assiste infatti ad una denatalità sempre più spiccata. Nel 1964 in Italia nascevano oltre 1 milione di bambini, con un indice di fertilità pari a 2.7 figli per donna e un indice di natalità pari a 19.5 per mille abitanti. In 40 anni si perdono ben 500.000 nascite per anno. L’indice di fertilità scende a 1.35 figli per donna e l’indice di natalità diventa inferiore a 10 per mille abitanti. Nessuna nazione ha avuto una denatalità tanto spiccata, prolungata e persistente come l’Italia”.
“È ora – conclude il presidente SIPPS – di invertire questo pericoloso trend del calo delle nascite e incentivare la bellezza della maternità e della paternità”.
fonte: ufficio stampa