Roma, 13 settembre 2021 – “Stiamo assistendo a una spirale di femminicidi che lascia sgomenti e che sembra purtroppo far apparire l’apposita legge, approvata nel 2013, insufficiente per disarmare la mano degli assassini e arginare la violenza nei confronti delle donne. Perfino il cosiddetto ‘Codice rosso’ sembra non avere tutti gli strumenti necessari per frenare gli agghiaccianti fatti di cronaca cui stiamo assistendo. Per questo, è assolutamente urgente che le autorità agiscano con serietà, rapidità e fermezza ogni qual volta dovessero essere denunciati episodi di minaccia o aggressione, e che la politica intervenga con nuovi strumenti normativi”.
Lo dichiara l’eurodeputata Luisa Regimenti, componente della commissione Sanità al Parlamento europeo e membro del Dipartimento Sanità di Forza Italia, da sempre impegnata nella politica a difesa delle donne e contro ogni genere di violenza.
“Troppo spesso – avverte la Regimenti – le segnalazioni finiscono per non produrre quelle necessarie misure in grado di mettere al sicuro le potenziali vittime di femminicidio, perché la denuncia da sola non basta ad impedire la libera circolazione ai violenti e agli assassini. È assolutamente necessario, oltre a una sistematica e vigorosa campagna di sensibilizzazione, che siano garantite maggiori risorse ai centri antiviolenza e più tutele nei confronti di chi denuncia. Se la legge sul femminicidio, con le sue aggravanti, si è rivelata insufficiente, è opportuno che la politica si attivi al più presto per trovare i mezzi in grado di arginare questa gravissima piaga sociale, che non può e non deve essere dimenticata, a maggior ragione in questi tempi, in cui tutta l’attenzione sembra essere dedicata all’emergenza sanitaria”.