La missione, richiesta dall’OMS, si svolge nell’ambito degli EMC, un nuovo strumento dell’Europa per inviare equipaggiamenti specializzati e personale esperto a supporto delle emergenze sanitarie che si verifichino all’interno o all’esterno della Comunità Europea
Roma, 20 luglio 2016 – Ieri l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma (INMI) ha inviato nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) uno dei suoi giovani ricercatori che è stato selezionato per una missione degli European Medical Corps (EMC) e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a supporto delle autorità sanitarie della RDC nella lotta contro un’epidemia di febbre gialla.
A partire da marzo del corrente anno sono stati rilevati, in questo paese, 1.798 casi sospetti di infezione da virus della febbre gialla e 85 morti (http://www.who.int/emergencies/yellow-fever/situation-reports/15-july-2016/en/). Il ricercatore dell’INMI è parte di un team italo-tedesco di ricercatori inviati con il Laboratorio mobile europeo, un progetto coordinato dall’Istituto Bernard-Nocht di Amburgo, che ha esordito durante la recente epidemia di ebola e a cui partecipano le principali istituzioni di ricerca e di sanità pubblica europei.
La missione, richiesta dall’OMS, si svolge nell’ambito degli EMC, un nuovo strumento dell’Europa per inviare equipaggiamenti specializzati e personale esperto a supporto delle emergenze sanitarie che si verifichino all’interno o all’esterno della Comunità Europea. Per la partecipazione a questa missione l’Italia ha ricevuto il ringraziamento del commissario europeo agli Aiuti umanitari e la gestione delle crisi Christos Stylianides.
La missione viene effettuata con i finanziamenti della Protezione Civile Europea (ECHO-European Civil Protection and Humanitarian Aid Operations) e della cooperazione tedesca. Il coinvolgimento in questa missione di ricercatori del Robert Koch, la sede della missione presso l’Ospedale distrettuale di Kahemba nella Regione di Kwango.
fonte: ufficio stampa