Firmata la convenzione fra l’Università di Torino e gli enti strumentali della Compagnia di San Paolo, Collegio Carlo Alberto e Hugef
Torino, 9 maggio 2016 – L’Università degli Studi di Torino e la Compagnia di San Paolo da molti anni collaborano per lo sviluppo della cultura e della scienza, attraverso il sostegno delle eccellenze, ma con particolare attenzione alle esigenze del territorio. In particolare, l’Università di Torino collabora alle attività di due Enti Strumentali della Compagnia di San Paolo, il Collegio Carlo Alberto e lo Hugef. Il primo ente promuove l’eccellenza nel campo della ricerca e della formazione in economia, scienze politiche e sociali, diritto.
Il secondo, originariamente costituito con il fine di sviluppare la ricerca di eccellenza e la formazione avanzata nel campo della genetica, genomica e proteomica umana in una prospettiva multidisciplinare, sta estendendo i suoi obiettivi ai più moderni campi della ricerca con ricadute in ambito medico quali l’epigenomica e la medicina di precisione. Da oggi, gli Enti Strumentali della Compagnia di San Paolo Collegio Carlo Alberto e Hugef avranno uno strumento più efficace per sviluppare le ricerche in comune con i professori e i ricercatori dell’Università di Torino: è stata infatti firmata una nuova convenzione che regola e promuove la collaborazione fra le due istituzioni, grazie alla quale il Collegio Carlo Alberto e lo Hugef potranno avvalersi dell’attività dei docenti dell’Università di Torino per sviluppare progetti in comune, accedendo a finanziamenti competitivi in ambito europeo. Sarà inoltre possibile costruire percorsi preferenziali per il rientro dall’estero di ricercatori eccellenti, che potranno sviluppare le loro ricerche presso l’Università di Torino, il Collegio Carlo Alberto e lo Hugef.
“Siamo particolarmente orgogliosi di questa convenzione – dichiara il prof. Gianmaria Ajani, Rettore dell’Università di Torino – che conferma gli obiettivi comuni con la Compagnia di San Paolo per la promozione delle eccellenze in campo economico-giuridico e medico. Queste attività si integrano pienamente con le molteplici iniziative in atto, che vedono la nostra Università impegnata con la Compagnia di San Paolo. In particolare, le nuove infrastrutture per la ricerca che si stanno realizzando presso il centro per le Biotecnologie, nella zona tra via Nizza e la ferrovia, saranno lo strumento ideale per realizzare gli obiettivi in comune con lo Hugef. L’ormai prossimo insediamento del Collegio Carlo Alberto presso le strutture di piazza Arbarello vede ancora una volta la nostra Università inserita nel tessuto cittadino, e Torino appare sempre più una vera città universitaria. Siamo quindi soddisfatti che si siano poste le basi per una fruttuosa collaborazione, che ci vedrà impegnati nei prossimi anni”.
“Tramite il Collegio Carlo Alberto l’Università di Torino ha una finestra aperta sul mondo della ricerca internazionale – sottolinea il prof. Pietro Terna, presidente della Fondazione Collegio Carlo Alberto – sia per la capacità di attrarre studiosi provenienti da ogni parte del mondo, sia per quella di aiutare il rientro di cervelli italiani che hanno avuto una parte della loro carriera all’estero. Anche nella formazione dei giovani si punta al confronto internazionale, tanto che gli studenti del Carlo Alberto sono accettati nei più importanti dottorati in ogni parte del mondo. La ricerca non è soltanto quella teorica, pur importantissima, ma è anche fortemente collegata a elementi di policy, come nel campo delle pensioni, del mercato del lavoro, degli studi sulla povertà”.
“Condivido l’orgoglio del Rettore – afferma Il prof. Alberto Piazza, presidente della Fondazione HuGeF – lo HuGeF, integrando l’attività di gruppi di ricerca coordinati da docenti della Scuola di Medicina e di altri Dipartimenti dell’Università di Torino, ha raggiunto in pochi anni un livello di eccellenza scientifica riconosciuto anche internazionalmente nello sviluppo di temi di notevole ricaduta in campo medico nei settori dell’immunogenetica, dell’epigenetica, della variabilità genomica delle malattie complesse, dell’epidemiologia molecolare e della biologia computazionale. In un’unica sede di lavoro sono integrate competenze interdisciplinari diverse che si avvalgono di approcci teorici e piattaforme tecnologiche all’avanguardia. Tale approccio interdisciplinare si avvale anche della partecipazione del Politecnico all’Hugef”.
fonte: ufficio stampa