Dal 12° Congresso Nazionale SIARED un piano di azione per un percorso sostenibile
Roma, 10 giugno 2016 – Si chiama Fast Track Surgery o ERAS (Enhanced Recovery After Surgery) l’approccio che consente oggi di migliorare il decorso postoperatorio, con un più veloce e benefico recupero ed una significativa diminuzione dei tempi di ricovero. Il tema, approfondito in apertura del 12° Congresso Nazionale SIARED, in corso a Roma fino al 12 Giugno, è di grande attualità e rappresenta una nuova metodologia che mette la persona al centro, non solo come paziente, ma anche come protagonista di tutto il percorso di cura e di intervento.
La Medicina si evolve di continuo nei diversi ambiti scientifici e tecnologici, aprendosi sempre più ad approcci clinici integrati e multidisciplinari. Questo processo si riflette in soluzioni innovative per il paziente chirurgico con percorsi clinici volti al miglior recupero dopo la chirurgia.
Insieme all’atto chirurgico, sempre più mini-invasivo grazie anche all’utilizzo di tecniche endoscopiche, laparoscopiche o robotiche, diventa fondamentale il ruolo del paziente, che verrà coinvolto attraverso un’informazione dettagliata e precisa, partecipando attivamente fin dal percorso di avvicinamento alla chirurgia e seguendo un programma di nutrizione dedicato per combattere lo stress chirurgico. Con questo approccio, ad esempio, il digiuno prima di sottoporsi ad un intervento chirurgico è drasticamente ridotto, con conseguenti benefici sulla “fatigue” postoperatoria.
Al Congresso sono state esaminate e discusse le misure da adottare per la prevenzione della nausea e vomito, per il mantenimento della temperatura, per la gestione ottimale dei fluidi e per la rapida ripresa della funzione muscolare. Con questo approccio, l’alimentazione per via naturale verrà ripresa quanto prima in modo da iniziare precocemente la fase riabilitativa. L’obiettivo è quello di riportare nel più breve tempo possibile il paziente al suo equilibrio individuale applicando semplicemente quanto le moderne tecniche chirurgiche, anestesiologiche, infermieristiche e riabilitative hanno messo a disposizione negli ultimi anni, basandosi rigorosamente sulle evidenze scientifiche dei migliori studi pubblicati a livello internazionale.
La gestione perioperatoria Fast Track Surgery coinvolge diverse figure professionali quali Chirurghi, Anestesisti Rianimatori ed Infermieri e ha lo scopo di ridurre la risposta allo stress chirurgico e, in questo modo, accelerare la guarigione.
Come viene percepito dal paziente questo cambiamento? Il paziente si sente al centro e parte attiva del percorso grazie al diretto coinvolgimento da parte dei sanitari. Le informazioni sui diversi momenti dell’iter chirurgico lo rassicureranno e si troverà ad affrontare un momento così importante con minori disagi e una riduzione del dolore e dell’ansia.
L’applicazione della Fast Track Surgery, la cui riduzione delle complicanze è riconosciuta dalla letteratura internazionale, in particolare nella chirurgia del colon retto – si estende oggi ad altri interventi di chirurgia addominale maggiore (pancreas, stomaco, fegato) e ad altre specialità chirurgiche (come la chirurgia urologica, ginecologica, vascolare, otorino), salvaguardando la qualità e la sicurezza delle cure e delle persone.
La degenza post-operatoria complessiva, considerando gli stessi criteri di dimissione della gestione peri-operatoria tradizionale, per esempio è ridotta da circa 8-12 giorni a 2-5 giorni per procedure sul colon, senza che sia compromessa la sicurezza del paziente poiché il tasso di riammissione non aumenta.
Il nuovo approccio richiede un cambiamento culturale rispetto a tecniche consolidate, protocolli utilizzati fino a oggi o abitudini inveterate, e una maggiore integrazione tra i diversi professionisti. Sebbene i singoli elementi della Fast Track possano variare secondo il tipo di chirurgia a cui si applicano o alla struttura ospedaliera, vi sono comunque elementi comuni.
La tavola rotonda multidisciplinare che si è svolta nel corso del Congresso ha riunito professionisti provenienti da diversi centri italiani che hanno presentato la loro esperienza, proponendo i modelli organizzativi che stanno attuando, oggi considerati innovativi e ancora con limitata applicazione nel panorama della sanità italiana.
Il dibattito è stato l’occasione per aprire nuovi orizzonti verso una visione più ampia per favorire quel cambiamento culturale nella cura del paziente chirurgico che, proprio a partire dal 12° Congresso SIARED, si trasformi in un vero e proprio piano d’azione nazionale.
La Fast Track Surgery, grazie alla riduzione del periodo di degenza postoperatoria, della morbidità e della convalescenza, potrebbe inoltre avere un risvolto economico: potrebbe aiutare le strutture ospedaliere, pur nella totale sicurezza del paziente, a raggiungere gli obiettivi di spesa imposti a livello centrale. Un percorso di recupero più breve e con meno complicanze consente, infatti, di ottenere molteplici risultati come ad esempio la maggiore rotazione dei posti letto e una minore spesa per paziente per tutto quello che è legato al singolo periodo di ricovero.
fonte: ufficio stampa