Alcuni farmaci, per via del loro meccanismo d’azione, possono interferire con la termoregolazione o alterare lo stato di idratazione dell’organismo, amplificando gli effetti del caldo (anticolinergici, antipsicotici, antistaminici, antidepressivi, ansiolitici, antiadrenergici e beta-bloccanti, antipertensivi e diuretici, antiepilettici ecc.)
Roma, 31 maggio 2016 – Il Direttore Generale, Pani. “È noto che i medicinali vanno in genere conservati in luogo fresco e asciutto e non a diretto contatto con fonti di calore. In estate, però, occorre maggiore attenzione e qualche accortezza in più per non rischiare di ritrovarsi ad assumere farmaci inefficaci o peggio dannosi per la salute. L’AIFA suggerisce alcune buone pratiche e raccomanda di leggere sempre con attenzione il foglio illustrativo e consultare il medico o il farmacista in caso di dubbi sull’integrità di un prodotto”.
Il Presidente, Melazzini: “Gli effetti del caldo sull’organismo possono essere acuiti dall’assunzione di farmaci che interferiscono con alcuni processi quali la termoregolazione, causando, specie in soggetti più a rischio, come chi soffre di problemi cardiaci, circolatori e respiratori, conseguenze a volte anche gravi. Inoltre va posta particolare attenzione ad alcuni medicinali, come quelli a base di ketoprofene, che in caso di esposizione diretta al sole possono provocare reazioni da fotosensibilizzazione. Per questo è opportuno essere ben informati su come comportarsi nella stagione calda, quando si assumono farmaci”.
Conservare e trasportare i medicinali in modo corretto è fondamentale per garantirne l’integrità e quindi l’efficacia e la sicurezza. Questa buona prassi vale in special modo nella stagione estiva, quando le alte temperature, l’umidità, l’escursione termica possono deteriorare il principio attivo, alterarne le proprietà o favorire la crescita microbica nei contenitori in caso di esposizione prolungata a fonti di calore e irradiazione solare diretta (es. gli antibiotici, i farmaci adrenergici, l’insulina, gli analgesici, i sedativi).
Alcuni farmaci inoltre, per via del loro meccanismo d’azione, possono interferire con la termoregolazione o alterare lo stato di idratazione dell’organismo, amplificando gli effetti del caldo (anticolinergici, antipsicotici, antistaminici, antidepressivi, ansiolitici, antiadrenergici e beta-bloccanti, antipertensivi e diuretici, antiepilettici ecc.).
Per queste ragioni, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) suggerisce alcuni semplici ma utili accorgimenti che possono tenere a riparo da spiacevoli inconvenienti legati alla cattiva conservazione (o trasporto) dei medicinali in presenza di temperature elevate. Quest’anno l’AIFA ha realizzato a questo scopo un pratico opuscolo “Farmaci & estate”, disponibile online sul sito istituzionale.
L’opuscolo potrà essere condiviso e diffuso dagli operatori sanitari (è infatti disponibile anche una versione per la stampa tipografica), che avranno a disposizione uno strumento in più per sensibilizzare il paziente su queste buone pratica a tutela della salute.
L’obiettivo è ricordare ai cittadini, con l’approssimarsi dell’estate, quanto sia importante preservare dal calore eccessivo e dall’irradiazione diretta i farmaci per garantirne l’integrità, e, se si è in cura con medicinali che possono interagire con gli effetti del caldo, chiedere consiglio al proprio medico, che potrà valutare, se necessario, una rimodulazione della terapia.
Per ulteriori approfondimenti sul tema, è possibile leggere il dossier AIFA in cui sono elencati i medicinali che possono favorire disturbi causati dal caldo e quelli che potrebbero maggiormente risentire, in termini di efficacia ma anche di sicurezza, di una esposizione alle alte temperature o all’azione diretta dei raggi solari. Il dossier contiene inoltre alcune informazioni generali sulle corrette modalità di conservazione dei farmaci.
fonte: ufficio stampa