L’amore dipende più dalla nostra capacità di seduzione che da quanto è amabile il nostro partner. Allo stesso modo, l’attrazione dipende più dal nostro livello d’energia sessuale che da quanto è effettivamente attraente l’altra persona
Perché si tende a pensare che la passione raggiunga il suo culmine con la prima notte di nozze e che dopo decresca lentamente, quasi che il fuoco della passione debba inevitabilmente trasformarsi in brace dopo il matrimonio?
La routine uccide effettivamente l’eros, poiché codifica la modalità di vivere il sesso, facendo in modo che la noia diventi la regina del talamo.
L’obiettivo primario che tutte le coppie dovrebbero porsi è quello di vivacizzare e variare l’attività sessuale, la scommessa è riuscirci!
La prima notte di nozze dovrebbe essere solo l’inizio di un percorso di coppia , di una vita intera, in cui fare l’amore e vivere l’eros siano sempre più piacevoli e soddisfacenti, a mano a mano che la coppia aumenta la propria esperienza dell’altro, migliora la conoscenza del corpo, delle emozioni e dell’energia della persona amata.
Una vita in coppia può essere vista come un cammino, dove “la prima notte” non è un traguardo, bensì la partenza: l’inizio di un percorso fatto di conoscenza dell’altro.
Se volete migliorare il vostro eros non preoccupatevi solo del brivido della novità, ma alimentatevi anche del brivido del conosciuto, in quanto le potenzialità di conoscere la persona che ci sta accanto sono infinite, anche perché la vita ci porta a cambiare costantemente e inesorabilmente.
Cambiare è una cosa naturale, non ci deve assolutamente spaventare, il desiderio si deve nutrire proprio del cambiamento; l’impulso sessuale non può che accrescersi se alimentato dall’energia che possiamo attingere in noi stessi, ma anche nel nostro partner.
È pur vero che con l’avanzare degli anni vi sono componenti fisiologiche che possono causare una diminuzione della libido, infatti l’impulso sessuale dipende molto dagli ormoni che hanno una costante variazione nel nostro corpo. Questo effetto ormonale unito all’incapacità di saper gestire il rischio di routine di coppia è un’associazione malefica per la sopravvivenza della coppia.
Sorge tuttavia spontanea la domanda: come si può mantenere vivo l’interesse sessuale per il proprio partner anche dopo diversi anni di relazione?
È essenziale stabilire una comunicazione franca e onesta sui cicli di desiderio di entrambi. Spesso è possibile affidare tale comunicazione al linguaggio del corpo, anche se è facilissimo fraintendere o non capire del tutto il corpo dell’altro… Piuttosto che rimanere feriti per un rifiuto o apparire troppo insistenti e “fissati”, sarebbe opportuno esprimere verbalmente il proprio desiderio e invitare il partner a fare altrettanto. Non si devono mai considerare gli alti e bassi dell’energia sessuale come una reazione personale nei nostri confronti o come un riflesso al fascino e alla desiderabilità che emaniamo.
L’amore dipende più dalla nostra capacità di seduzione che da quanto è amabile il nostro partner. Allo stesso modo, l’attrazione dipende più dal nostro livello d’energia sessuale che da quanto è effettivamente attraente l’altra persona. In altre parole, per mantenere vivo il desiderio e la passione, dobbiamo imparare a tenere accesa in noi l’ energia sessuale.
Siamo talmente bombardati da immagini stereotipate da essere facilmente portati a pensare che, se noi o il nostro partner fossimo più attraenti, il desiderio aumenterebbe in entrambi. Al contrario l’energia sessuale è generata principalmente e primariamente nel nostro corpo: se vogliamo che la nostra vita di coppia sia illuminata dal fuoco della passione dobbiamo mantenere viva l’energia sessuale in noi stessi.
Per “fare l’amore per tutta la vita” ci vuole poesia ma anche tanto impegno!