Bologna, 2 maggio 2018 – Almeno un italiano su tre non può fare a meno di rivolgersi alla rete per cercare informazioni sulla salute. A nulla valgono gli appelli alla ragionevolezza e alla necessità di consultare uno specialista: la tentazione della (auto)diagnosi on line è troppo forte. Lo dice una recente indagine del Censis, che ha stimato che oltre il 90,4% dei navigatori del web effettua ricerche su specifiche patologie.
Contenuti delicatissimi, sempre più spesso trattati con superficialità e contaminati da bufale che aumentano il traffico tramite click baiting.
Al Festival della Scienza Medica di Bologna, in programma dal 3 al 6 maggio, sono tre gli appuntamenti dedicati al tema delle fake news, che in campo sanitario possono diventare ancor più pericolose che in altri settori per la delicatezza delle questioni in oggetto.
Venerdì 4 maggio alle ore 15:15 (Sala di Re Enzo, Palazzo Re Enzo) Giorgio Cantelli Forti, Professore Emerito dell’Università di Bologna e Presidente della Società Italiana di Farmacologia, terrà un incontro su “Fake news e sicurezza alimentare” assieme a Patrizia Hrelia, docente di Tossicologia di Unibo e Silvana Hrelia, Professore Ordinario di Biochimica di Unibo.
Il dato di partenza è significativo: si stima che il 25% degli italiani partecipi a community, blog o chat in internet centrate sul cibo. Un flusso di informazioni che condiziona le scelte alimentari, e di conseguenza la salute attraverso comportamenti dannosi e insensati.
Fake news o vere e proprie bufale imperversano, così come falsi esperti proliferano e creano confusione e inutili allarmismi a danno del consumatore: tutto questo, oltre che sulla sanità pubblica, ha anche un impatto negativo sulle attività economiche del settore agroalimentare italiano.
Carni rosse, olio di palma, uova al fipronil e relativi allarmismi diffusi non solo da siti spregiudicati ma pure da prestigiose testate saranno al centro della discussione. Un problema di difficile soluzione: se infatti è sempre esistito, nel mondo della diffusione incontrollata delle notizie via web solo in pochissimi casi è possibile ripristinare la verità e spingere le persone a diffidare dai titoli sensazionalistici per affidarsi a interlocutori istituzionali e qualificati.
Nella stessa giornata di venerdì 4 maggio alle ore 17.00 il tema delle fake news sarà presentato attraverso un singolare evento teatrale, “La parola ai giurati”, dedicato ai ragazzi delle scuole superiori. (Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale, via Nazario Sauro, 20/2). La rappresentazione si ispira a un notissimo caso di cronaca legato ai metodi alternativi del controverso ex medico tedesco Ryke Geerd Hamer. Ad una ragazza venne diagnosticata una malattia, e i genitori sostennero la scelta della ragazza, a quel tempo ancora minorenne, di curarsi con metodi non tradizionali.
Il finale della vicenda verrà lasciato volontariamente aperto, in modo da offrire lo spunto per una riflessione sulle complesse questioni scientifiche, filosofiche e morali sollevate dal caso. Lo spettacolo teatrale sarà seguito da un intervento del prof. Luigi Bolondi, Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina Interna del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna sul tema delle fake news in ambito medico e da un confronto aperto al pubblico.
Sabato 5 maggio infine alle 15:30 la Sala dello Stabat Mater della Biblioteca dell’Archiginnasio (piazza Galvani, 1) ospiterà Dario Bressanini: il famoso divulgatore scientifico, che ha fatto della lotta contro la disinformazione in campo alimentare il suo cavallo di battaglia, terrà l’incontro dal titolo “Al tempo delle manie alimentari”: tra intolleranze fantasiose e diagnosticate attraverso test che non hanno valenza scientifica alle manie crudiste, fino alle pozioni miracolose come le tisane brucia-grassi, Bressanini tenterà di guidare il pubblico nella selva delle informazioni sull’alimentazione, spesso tirate in ballo come causa e soluzione a problemi legati al sovrappeso e ad altri disturbi di varia natura.