Datate per la prima volta in maniera assoluta l’età dell’inizio della formazione della Valle del Bove dell’Etna e la cronologia delle eruzioni laterali successive al collasso
Roma, 30 gennaio 2023 – Indagini stratigrafiche e petrografiche, datazioni al carbonio-14 e paleomagnetiche delle colate laviche condotte in diverse cave localizzate allo sbocco della Valle del Bove hanno permesso di datare l’età dell’inizio della formazione della valle e la cronologia delle eruzioni laterali successive alla sua formazione.
La ricerca, risultato dello studio multidisciplinare “Age of the Valle del Bove formation and chronology of the post-collapse flank eruptions, Etna volcano (Italy)” condotto da un team di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) in collaborazione con l’Università degli Studi di Urbino, è stata recentemente pubblicata sulla rivista scientifica Journal of Volcanology and Geothermal Research.
“La Valle del Bove è una depressione localizzata sul fianco orientale dell’Etna, ampia circa 7 x 4,5 km, caratterizzata da una tipica forma a ferro di cavallo il cui fondo è totalmente coperto da colate laviche generate da eruzioni laterali avvenute nel corso degli ultimi secoli – spiega Stefano Branca, Direttore dell’Osservatorio Etneo – Questa depressione è il risultato di fenomeni di collasso multiplo di fianco e relativi fenomeni erosionali che durante l’Olocene hanno generato l’attuale assetto morfologico di questo settore dell’Etna. In particolare, la fase iniziale della formazione della valle è dovuta ad un grande collasso di fianco dell’edificio vulcanico che ha prodotto un vasto deposito detritico che affiora nell’area dell’abitato di Milo, per un’estensione di 4,3 km2, che è parzialmente coperto da una successione lavica e piroclastica”.
Il team di ricercatori ha definito per la prima volta l’età del deposito della frana grazie al ritrovamento al suo interno di frammenti di alberi, perfettamente conservati, che sono stati datati con la tecnica del carbonio-14.
“Le analisi condotte hanno permesso di datare il deposito della frana tra il 7478 e il 7134 a.C. Contestualmente, abbiamo studiato la successione vulcanica esposta in due cave e, grazie alle datazioni paleomagnetiche, abbiamo ricostruito la sequenza di eruzioni che hanno interessato questo settore del vulcano dopo l’inizio della formazione della Valle del Bove. In particolare, le datazioni paleomagnetiche hanno evidenziato che durante gli ultimi 4000 anni si sono verificate due eruzioni laterali durante la tarda età del Rame (2600-2400 a C) e altre due eruzioni laterali, non riportate nelle fonti storiche, sono avvenute in epoca Greco-Romana e Medievale”, afferma Arianna Beatrice Malaguti, Dottoranda di ricerca dell’Università di Urbino e coautrice dello studio.
La ricerca è frutto della lunga e consolidata esperienza dei ricercatori dell’INGV nella datazione delle colate laviche attraverso le indagini realizzate nel Laboratorio ad alta specializzazione di Paleomagnetismo in essere presso la Sezione di Roma 2 dell’INGV, che costituisce il principale laboratorio paleomagnetico italiano ed uno dei più rinomati a livello internazionale. Le attività di ricerca multidisciplinari per le datazioni delle colate laviche storiche dell’Etna sono iniziate dal 2004 e hanno permesso di approfondire le conoscenze dell’attività eruttiva del vulcano in epoca preistorica.
Questa tipologia di attività di ricerca, che coniuga le classiche indagini geologico-stratigrafiche con le datazioni paleomagnetiche, continuerà ad essere applicata sull’Etna allo scopo di ricostruire la cronologia delle eruzioni laterali avvenute durante gli ultimi 4000 anni, riconosciute nella carta geologica del vulcano alla scala 1:50.000 pubblicata nel 2011, al fine di migliorare la comprensione della pericolosità vulcanica.
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Etna, discovered the age of Valle del Bove
The age of the formation of the Valle del Bove of Etna and the chronology of the flank eruptions following the collapse have been dated for the first time
Rome, January 30th, 2023 – Stratigraphic and petrographic investigations, carbon-14 and paleomagnetic dating of the lava flows performed in various quarries located at the mouth of the Valle del Bove have made it possible to date the age of the early stage of the formation of the valley and the chronology of the subsequent flank eruptions.
The multidisciplinary study “Age of the Valle del Bove formation and chronology of the post-collapse flank eruptions, Etna volcano (Italy)” conducted by a team of researchers from the National Institute of Geophysics and Volcanology (INGV) in collaboration with the University of Urbino, recently has been published in the scientific journal Journal of Volcanology and Geothermal Research.
“The Valle del Bove is a depression located on the eastern flank of Etna, about 7 x 4.5 km wide, characterized by a typical horseshoe shape whose bottom is totally covered by lava flows generated by flank eruptions that occurred in the over the last few centuries – explains Stefano Branca, Director of the INGV-Etna Observatory – This depression is the result of multiple flank collapse phenomena and related erosional phenomena which during the Holocene generated the current morphological setting of this sector of Etna. In particular, the initial stage of the formation of the valley is due to a large collapse of the volcano edifice which produced a vast debris deposit which outcrops in the area of Milo village, for an extension of 4.3 km2, which is partially covered by a lava and pyroclastic succession”.
The team of researchers has defined for the first time the age of the landslide deposit thanks to the discovery inside it of tree fragments, perfectly preserved, which have been dated with the carbon-14 technique.
“The analyses carried out made it possible to date the deposit of the landslide between 7478 and 7134 BC. At the same time, we studied the volcanic succession exposed in two quarries and, thanks to paleomagnetic dating, we reconstructed the sequence of eruptions that affected this sector of the volcano after the beginning of the Valle del Bove formation. In particular, the paleomagnetic datings have shown that during the last 4000 years two flank eruptions occurred during the late Copper Age (2600-2400 BC) and two other flank eruptions, not reported in historical sources, occurred in the Greek-Roman and Medieval epochs”, explains Arianna Beatrice Malaguti, PhD candidate at the University of Urbino and co-author of the study.
The research is the result of the long and consolidated experience of the INGV researchers in the dating of lava flows through the investigations carried out in the highly specialized paleomagnetism laboratory of Rome 2 section of the INGV, which is the main paleomagnetic laboratory in Italy and one of the most renowned internationally. The multidisciplinary research activities for the dating of the historical lava flows of Etna began in 2004 and have allowed us to deepen our knowledge of the eruptive activity of the volcano in prehistoric times.
This type of research activity, which combines the classic geological-stratigraphic investigations with paleomagnetic dating, will continue to be applied on Etna in order to reconstruct the chronology of the flank eruptions which occurred during the last 4000 years, recognized in the geological map of the volcano at the 1:50,000 scale published in 2011, in order to improve the knowledge of volcanic hazard.