Roma/Catania, 22 febbraio 2021 – Nella notte tra il 20 e il 21 febbraio 2021 è avvenuto il quarto episodio eruttivo parossistico al Cratere di Sud-Est dell’Etna. Già poco prima delle 18.30 del 20 febbraio, l’INGV ha comunicato l’inizio di una debole attività al Cratere di Sud-Est, accompagnata dall’incremento del tremore vulcanico.
Poche ore dopo, intorno alle 21.30, l’attività stromboliana si è progressivamente intensificata, contestualmente a un repentino incremento del tremore, e si sono osservati anche bagliori fluttuanti dalla ‘bocca della sella’. Un’ora dopo, un trabocco lavico ha iniziato a propagarsi dalla bocca orientale del Cratere di Sud-Est verso la Valle del Bove.
Verso le 23.00 l’attività esplosiva evolveva in una fontana di lava ma, diversamente dagli ultimi tre episodi, il fenomeno è durato per circa un’ora e mezza, illuminando di rosso il cielo dell’Etna.
In un continuo crescendo dell’intensità del fenomeno, l’INGV comunicava anche l’attivazione di altre bocche che producevano anch’esse fontane di lava ed attività stromboliana, generando getti di lava alti fino a 800-1.000 m sopra il Cratere di Sud-Est. Un altro trabocco lavico dalla ‘bocca della sella’ alimentava un flusso lavico diretto, invece, verso sud-ovest.
La colonna eruttiva si è alzata per almeno 10 chilometri sopra la cima dell’Etna. L’attività del vulcano ha avuto un’intensità e una durata maggiore dei tre episodi precedenti, esaurendosi dopo le 2.00 del 21 febbraio, quando non si è osservata più alcuna attività esplosiva e le colate avanzavano lentamente senza più alcuna alimentazione.
Tuttavia, tra le 04.30 e 05.15 del 21 febbraio sono state registrate circa venti esplosioni molto energetiche da diverse bocche poste sempre sul Cratere di Sud-Est, che hanno lanciato bombe incandescenti oltre la base del cono del medesimo cratere. Dopo le 05.15 non si è più osservata alcuna attività eruttiva al Cratere di Sud-Est, contrariamente agli altri crateri sommitali dove continua invece l’attività esplosiva osservata ininterrottamente negli ultimi giorni.
L’attività dell’Etna è costantemente monitorata dall’Osservatorio Etneo dell’INGV di Catania. Durante il corso della giornata sono stati effettuati nuovi sopralluoghi dal personale dell’Osservatorio Etneo nell’area interessata, per prelevare campioni dei prodotti emessi durante il parossismo odierno e analizzarli in laboratorio.
L’INGV diffonde tempestivamente tutte le informazioni sui parossismi dell’Etna sui canali social dell’INGV. In particolare, i canali INGVVulcani di Facebook, Twitter e Instagram sono continuamente aggiornati anche con i Comunicati emessi costantemente dall’Osservatorio Etneo dell’INGV e con foto e immagini significative dei fenomeni.