Spesso i miei pazienti uomini mi chiedono “Come mai le donne ostentano verso la pornografia un totale disinteresse, oppure un’infastidita alterigia, mentre gli uomini ne sono grandi fruitori?” La risposta è molto semplice: mentre la sessualità maschile è tipicamente visiva ed impersonale, la sessualità femminile è cinestetica e intima; laddove quindi la sessualità femminile tende all’immaginario, quella maschile tende più alla prestazione.
Gli uomini si eccitano con ciò che vedono e la loro sessualità è centrata sui genitali, le donne invece rispondono al contatto diffuso, la loro sessualità è più personale, intima ed emotiva. Ecco perché, in genere, i maschi sono sessualmente maggiormente reattivi agli stimoli erotici visivi rispetto alle femmine. Gli uomini reagiscono impersonalmente alla carica sessuale del corpo di un’attrice porno, mentre le donne reagiscono alle pop-star o attori come persona, non come un corpo sexy.
La pornografia appare quindi come un prodotto fatto da uomini per gli uomini, così come la letteratura rosa (come dice il nome) è scritta principalmente da donne per le donne. La ragione è molto semplice, infatti la letteratura sentimentale, nonché le fantasie erotiche femminili, si concentrano non sull’attività sessuale, quanto principalmente sullo sviluppo di un rapporto amoroso dove, di solito, il partner maschile è uno solo e l’eccitazione erotica progredisce molto lentamente e dietro un corteggiamento o un gioco seduttivo. Le donne preferiscono ad esempio i film con le tre “R”: Realismo, Relazione coinvolgente ed eRotismo.
Oltre a questo, la pornografia maschile vede le donne come imitazione degli uomini: infuocate, facilmente eccitabili, insaziabili e promiscue; mentre l’erotismo femminile vede gli eroi maschi come emozionali, teneri, amorevoli ed epurati dall’obiettivo della penetrazione ed impegnati a stimolare ed accendere l’eros di una donna tramite il corteggiamento e la seduzione!
Appare evidente che uomini e donne, nell’immaginario erotico, scelgano modelli simili a loro stessi: l’uomo sceglie la donna/uomo e la donna sceglie l’uomo/donna. Questa è una bella conferma dell’irriducibile differenza fra i sessi!
La ragione dell’avversione femminile al porno è da ricercarsi anche nel fatto che l’eccitamento erotico comprende il processo d’identificazione: se la donna vede un’immagine sexy tende a proiettare se stessa nello schermo ed immagina di essere quella donna. La spettatrice può anche modificare nella sua mente la storia per adattarla più realisticamente alla sua vita, rendendo quindi il meccanismo della proiezione più credibile. Questo non è possibile nel porno, dove le donne sono rappresentate più come oggetti che come soggetti!
Le donne considerano erotici quei film dove raramente vi è la visione di un pene, ma tendono ad apprezzare film come “Ultimo tango a Parigi”, dove si inseriscono gli incontri sessuali all’interno di una storia di emozioni.
L’importante è che la pornografia non venga demonizzata dalle donne, ma venga interpretata come una diversa espressione della sessualità, quindi non rifiutata ma semplicemente accettata come una libera manifestazione dell’eros prevalentemente maschile.