Roma, 11 ottobre 2017 – Nessuna risonanza magnetica per i pazienti con l’esenzione dal ticket specifica per l’epilessia. L’importante esame diagnostico viene escluso dai nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), entrati in vigore il 15 settembre, che quindi non prevedono più l’esenzione dal pagamento del ticket per i soggetti adulti con epilessia.
La Lega Italiana Contro l’Epilessia (LICE) e la Federazione Italiana Epilessie (FIE) intendono protestare contro l’esclusione di quello che è considerato l’esame neuroradiologico gold standard per la diagnosi dell’epilessia, secondo tutte le Linee Guida sia nazionali che internazionali.
L’epilessia è una malattia cronica molto diffusa, che riguarda solo in Italia 500.000 persone, con oltre 30.000 nuovi casi l’anno. La risonanza magnetica consente agli specialisti di ottenere informazioni molto importanti riguardo le cause dell’epilessia ed è essenziale sia per il monitoraggio nel tempo dei pazienti che per l’eventuale decisione di trattarli chirurgicamente.
Le disposizioni precedenti permettevano l’esecuzione della risonanza in esenzione, anche se nella maggior parte delle Regioni solo senza mezzo di contrasto.
I nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), pubblicati nella GU n. 65 del 18/3/2017, hanno invece riformulato in parte le prestazioni esenti per le patologie croniche e ovviamente anche per l’Epilessia. Le Regioni avevano dall’emanazione del Decreto 6 mesi di tempo per deliberare in merito ed alcune di esse (Lombardia e Veneto, ad esempio) hanno già reso operative le disposizioni ministeriali.
L’avv. Rosa Cervellione per la FIE – Federazione Italiana Epilessie, associazione rappresentativa della comunità delle persone con epilessia, dichiara: “Ci aspettiamo che le istituzioni adottino politiche sanitarie che sappiano coniugare la sostenibilità dell’impegno economico pubblico con la tutela della salute. Richiamiamo l’attenzione della Ministra della Salute e dei Presidenti delle Regioni sull’allarme sociale rappresentato dalla insufficiente tutela sanitaria delle persone con epilessia, malattia neurologica tra le più diffuse. Senza contare il carico di sofferenza e il danno, spesso irreparabile, che possono derivare alle singole persone da diagnosi errate o tardive o da cure non appropriate che si riverberano sull’intero sistema sanitario con oneri aggiuntivi molto significativi per maggiori ricoveri, maggiori prestazioni sanitarie ambulatoriali, maggiore spesa farmaceutica e maggiori oneri sociali”.
“L’epilessia è già di per sé una malattia che costituisce uno stigma sia individuale che sociale. Con le nuove decisioni ministeriali, al carico sociale del paziente, si aggiunge un ulteriore onere economico che sicuramente non facilita il percorso di cura di chi ne soffre – ha dichiarato il prof. Oriano Mecarelli, Presidente LICE”.
“E’ un fatto grave – aggiunge Mecarelli – che né la Società Scientifica di riferimento (LICE) né le Associazioni dei portatori di interesse siano state consultate prima che certe decisioni siano state prese, e questo va rimarcato in particolare proprio in questi giorni in cui grazie alla trasmissione tv Trenta Ore per la Vita si sta conducendo un importante campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi a favore dell’epilessia infantile”.
L’Epilessia è una malattia neurologica cronica che si manifesta in maniera molteplice e che interessa tutte le età della vita. Alcune forme di epilessia sono ad andamento favorevole ma altre sono particolarmente difficili da curare e necessitano quindi di percorsi assistenziali complessi e di controlli ripetuti.