Padova, 8 giugno 2022 – La fisiopatologia della coscienza e delle sue compromissioni al centro del 45° Congresso Nazionale della Lega Italiana Contro l’Epilessia (LICE) in programma a Padova dall’8 al 10 giugno.
Durante l’evento, che per la prima volta si terrà in presenza dopo la Pandemia, verrà dedicata un’intera sessione alla più importante sintomatologia critica che caratterizza le Epilessie: la compromissione della consapevolezza o della coscienza durante una crisi.
In campo neurologico le crisi epilettiche rappresentano in qualche modo un modello per lo studio della coscienza, in quanto possono associarsi o meno a un deficit dello stato di coscienza che va valutato con accuratezza nelle diverse forme di Epilessia.
“In campo neurologico – spiega la dott.ssa Laura Tassi, presidente della LICE – per coscienza si intende la consapevolezza di sé e dell’ambiente circostante, con conservata responsività ai diversi stimoli e di memorizzazione degli eventi, mentre la consapevolezza non è necessariamente associata ad una responsività più o meno adeguata. Sulla base di questi presupposti distinguere le crisi con coscienza e/o consapevolezza preservata ha implicazioni molto pratiche. Le crisi che non provocano una alterazione della coscienza dovrebbero essere considerate in modo diverso da quelle con deficit della coscienza, ad esempio riguardo la concessione dell’idoneità̀ alla guida di veicoli negli adulti, la capacità di svolgere alcune mansioni lavorative o l’interferenza con l’apprendimento nei bambini in età scolare”.
“Durante il Congresso LICE – afferma il prof. Oriano Mecarelli, Past President LICE – gli esperti analizzeranno ciò che avviene durante una crisi (che può manifestarsi in modi molto diversi), analizzando le basi fisiopatologiche della coscienza, per poi evidenziarne la correlazione con l’Elettroencefalogramma (EEG) e le Neuroimmagini, ed infine valutarne le peculiarità nelle situazioni più complesse, come l’età infantile, il ritardo cognitivo, i tipi diversi di crisi. Obiettivo fondamentale è quello di aggiornare le conoscenze sulla base delle evidenze scientifiche più moderne e di chiarire anche la terminologia più corretta per definire certi sintomi, alla ricerca di un glossario comune che possa permettere uno scambio di informazioni comprensibile a livello globale”.