Palermo, 3 dicembre 2016 – Minacciata con un coltello e malmenata. Altro caso di aggressione all’interno degli ospedali siciliani. La vittima, un’infermiera dell’ospedale Di Cristina. A colpirla all’apice di una discussione sfociata in aggressione sarebbero stati i parenti di un bambino, giunti al pronto soccorso.
Calogero Coniglio, Coordinatore Nazionale Fsi Federazione Sindacati Indipendenti e Coordinatore Regionale della Usae Sicilia Unione Sindacati Autonomi Europei, dichiara: “Cogliamo l’occasione per porgere la nostra solidarietà all’infermiera coinvolta nell’aggressione, assicurando che questa organizzazione sindacale continuerà a vigilare”. È l’ennesimo caso, però, di una lunga serie di aggressioni nei pronto soccorso denunciati dalla Fsi-Usae, abbiamo stilato un dossier con gli episodi più gravi”.
Tra gli ultimi episodi, sempre denunciati dalla Fsi-Usae (Federazione sindacati indipendenti) ad esempio, quello un’infermiera aggredita e minacciata con un coltello e quello di un infermiere che ha subito una frattura ad un dito.
“Come organizzazione sindacale continueremo a chiedere alle aziende, ai Prefetti ed gli enti di competenza che si adottino delle misure forti e ribadiamo all’assessore regionale della salute Gucciardi che deve calarsi nella realtà ospedaliera per capire quanto personale sia da assumere”, conclude Coniglio.
fonte: ufficio stampa