Enfisema polmonare, nuovo trattamento migliora la funzionalità respiratoria

Effettuato presso la Pneumologia dell’Aou di Ferrara il posizionamento di valvole endobronchiali

Ferrara, 23 dicembre 2023 – Una nuova procedura per il trattamento dell’enfisema polmonare, in grado di migliorare la funzionalità respiratoria del paziente e – di conseguenza – la qualità della vita: il posizionamento endoscopico di valvole endobronchiali per la riduzione volumetrica polmonare.

Il 12 dicembre 2023 questa tecnica è stata messa in atto presso l’Unità Operativa di Pneumologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, diretta dal prof. Alberto Papi, da decenni impegnata a curare e fare ricerca sulle patologie croniche ostruttive dell’apparato respiratorio: l’asma bronchiale e la BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva).

L’intervento

Questo intervento consiste nella riduzione volumetrica polmonare e viene effettuato da alcuni anni anche mediante tecnica endoscopica non chirurgica. Consiste nel posizionamento all’interno dei bronchi tributari – nelle cosiddette ‘zone morte’ – di micro valvole ad alta tecnologia costruite in nitinol, un materiale biocompatibile con il nostro organismo.

Queste valvole, delle dimensioni di circa 5 millimetri di diametro, una volta posizionate chiudono il rifornimento di aria alle zone morte, dirottandolo sulle aeree funzionanti e vitali che, di conseguenza, migliorano il loro funzionamento, sgonfiando il tessuto polmonare non funzionante a favore di quello sano. Il risultato finale è un miglioramento della funzionalità respiratoria del paziente, con significativa riduzione della mancanza di respiro.

Si tratta di un intervento innovativo, effettuato da pochi centri in Italia e che è stato possibile implementare dopo circa un anno di frequenza della dott.ssa Francesca Torsani, pneumologa del S. Anna, presso la Pneumologia Interventistica di Brescia, centro di riferimento in Italia per tale procedura.

Dopo avere intrapreso un iter riabilitativo, sotto la guida della dott.ssa Lorenza Cavazzini e della Fisioterapista dott.ssa Antonella Occhi dell’Unità Operativa di Medicina Riabilitativa dell’Ospedale di Cona, il primo paziente ferrarese è stato sottoposto al posizionamento delle valvole endobronchiali. Tale procedura è stata effettuata dagli pneumologi e infermieri dell’endoscopia respiratoria di Cona, coordinati rispettivamente dal dott. Mario Tamburrini e dalla Coordinatrice Infermieristica dott.ssa Paola Evangelisti. La procedura si è svolta senza complicanze ed il paziente è stato dimesso dopo 3 notti di ricovero per osservazione.

Fondamentale per la riuscita dell’intervento è stata l’assistenza dei medici dell’Unità Operativa di Terapia Intensiva Universitaria e del personale di ambulatori, DH e degenza dell’Unità Operativa di Pneumologia del Sant’Anna. Si è potuti giungere a questo traguardo grazie ad un importante investimento in formazione e tecnologia favorito dall’appoggio del NOL (Nucleo Operativo Locale) e della Farmacia Ospedaliera.

L’ambulatorio CEMICEF

In questi anni, nell’ambulatorio del CEMICEF (Centro per lo Studio delle Malattie Infiammatorie Croniche delle Vie Aeree e Patologie Fumo Correlate dell’Apparato Respiratorio) sono state effettuate numerose ricerche e trials clinici per sperimentare i farmaci più moderni e per indagare i meccanismi alla base di queste malattie. Nato sotto l’egida della Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è centro di riferimento internazionale per lo studio e la cura delle patologie ostruttive gravi, in particolare asma grave e BPCO.

Il CEMICEF è una realtà nata per volere del S. Anna e dell’Università degli Studi di Ferrara oltre 10 anni fa e conduce un’importante attività scientifica e clinica, nel solco della prestigiosa tradizione della scuola pneumologica ferrarese, nata con il compianto prof. Adalberto Ciaccia e portata avanti ora dal prof. Papi, tra i massimi esperti mondiali di asma e BPCO

Qui vengono seguiti regolarmente pazienti affetti da queste patologie e vengono condotti studi clinici per la caratterizzazione dei pazienti e per trattamenti con farmaci e interventi innovativi. Ed è stato grazie a questo substrato culturale e scientifico che l’equipe di Cona è da oggi in grado di offrire ai pazienti con BPCO e grave enfisema polmonare anche questo trattamento non farmacologico estremamente innovativo e promettente, permettendo così una presa in carico a tutto tondo della patologia.

L’enfisema polmonare

Con il termine di enfisema polmonare si intende la dilatazione patologica degli alveoli polmonari, presenti all’estremità dei bronchi e deputati all’ossigenazione del sangue, con distruzione della loro parete. I pazienti con enfisema polmonare lamentano fiato corto sotto sforzo via via ingravescente e, nei casi più gravi, è presente fiato corto anche a riposo e la qualità di vita del paziente risulta altamente compromessa. In questi casi, oltre alla terapia inalatoria con broncodilatatori e corticosteroidi, può essere proposto un intervento chirurgico per rimozione di aree di polmone enfisematoso non più funzionanti al fine di consentire una migliore funzione delle regioni residue meno malate.

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