Brescia, 4 novembre 2019 – L’endometriosi è la presenza di mucosa endometriale, che normalmente riveste esclusivamente la cavità uterina, all’esterno dell’utero. Può interessare la donna già dalla prima mestruazione (menarca) e accompagnarla fino alla menopausa.
In Italia sono affette da endometriosi il 10-15% delle donne in età riproduttiva e la patologia interessa circa il 30-50% delle donne infertili o che hanno difficoltà a concepire. Il picco si verifica tra i 25 e i 35 anni, ma la patologia può comparire anche precocemente.
La diagnosi arriva spesso dopo un percorso lungo e dispendioso, il più delle volte vissuto con gravi ripercussioni psicologiche per la donna. Per questi motivi la patologia è stata inserita nell’elenco delle patologie croniche e invalidanti, di conseguenza si riconosce alle pazienti il diritto ad usufruire in esenzione di alcune prestazioni specialistiche di controllo.
Riguardo alle cause, una delle ipotesi più accreditate è il passaggio, causato dalle contrazioni uterine che avvengono durante la mestruazione, di frammenti di endometrio dall’utero nelle tube e da queste in addome, con impianto sul peritoneo e sulla superficie degli organi pelvici, raramente su fegato, diaframma, pleura e polmone.
Le donne che soffrono di endometriosi riferiscono dolore mestruale, dolore durante i rapporti sessuali, dolore alla minzione e alla defecazione, a volte accompagnato dalla comparsa di sangue nelle urine o nelle feci. Il dolore può essere cronico e persistente.
L’Istituto Clinico Città di Brescia offre a tutte le donne, con un’età superiore ai 18 anni, una grande opportunità: una mattinata d’informazione e di screening gratuiti dedicata all’endometriosi, ai suoi sintomi e alle sue implicazioni sullo stato di salute generale, realizzata in collaborazione con ÆNDO (Associazione Italiana Dolore Pelvico ed Endometriosi).
A disposizione delle pazienti l’équipe di ginecologi specializzati degli ospedali Città di Brescia e S. Anna, con i quali sarà possibile effettuare una visita ginecologica con controllo ecografico.
L’invito è rivolto anche a coloro che hanno già ricevuto una diagnosi di endometriosi, poiché potranno dare il proprio personale contributo alla ricerca partecipando volontariamente alla raccolta dei campioni – un semplice prelievo di sangue a cura dei medici dell’IRCCS Ospedale San Raffaele – per il progetto di ricerca “Studio della componente genetica dell’endometriosi”, che si propone di identificare i geni che predispongono alla malattia.
Lo “Studio della componente genetica dell’endometriosi” è stato voluto fortemente dai Centri di Riferimento Italiani per la cura della malattia (Gruppo Etic). I gruppi che partecipano al progetto sono distribuiti sul territorio italiano e, una volta raccolti, i campioni vengono consegnati al gruppo di ricerca coordinato dalla dottoressa Paola Viganò dell’IRCCS Ospedale San Raffaele.
In Italia sono circa 3 milioni le donne affette da endometriosi, tra i 15 e i 49 anni. La diagnosi non sempre viene formulata in tempi rapidi e per questo è importante diffondere informazioni corrette e sensibilizzare le donne su questa patologia.
“Ancora oggi vediamo molte donne che non sanno di essere affette da endometriosi. Arrivano in ambulatorio descrivendo sintomi e disturbi presenti da anni. Una limitata consapevolezza della patologia è causa del grave ritardo diagnostico, per cui riteniamo importante diffondere la conoscenza di questa malattia che se individuata in tempo e approcciata con la giusta terapia o, in alcuni casi, con intervento chirurgico, non impatta in modo drastico sulla qualità della vita e non riduce le probabilità di concepimento” ha dichiarato il dottor Carlo Gastaldi, responsabile Ostetricia e Ginecologia dell’Istituto Clinico Città di Brescia e promotore della giornata in partnership con Ændo.
L’appuntamento è per sabato 16 novembre dalle ore 9.00 alle ore 12.30 presso l’Istituto Clinico Città di Brescia. Sarà possibile prenotare a partire da mercoledì 6 novembre, chiamando il numero 030.3710341, dal lunedì al venerdì dalle ore 16.00 alle ore 17.00.