La Regione Toscana riconosce l’eccellenza dell’équipe di Ostetricia e Ginecologia, diretta dal prof. Felice Petraglia
Siena, 21 ottobre 2015 – Siena diventa punto di riferimento regionale per la diagnosi e cura dell’endometriosi. Il Centro, guidato dal prof. Felice Petraglia, direttore del Dipartimento Materno-Infantile dell’AOU Senese e uno dei maggiori esperti internazionali sulla malattia, è stato individuato dalla Regione Toscana come centro coordinatore sull’endometriosi, nell’ambito dei sei gruppi di lavoro attivi sulla promozione della salute e medicina di genere, riconoscendolo quindi come un’eccellenza per le donne di tutta la Toscana.
“L’endometriosi – spiega Petraglia – è una patologia che colpisce le donne, può presentarsi in qualsiasi momento, dalla pubertà alla menopausa, ed è causata dalla localizzazione anomala dell’endometrio a livello ovarico, con la presenza di cisti, o a livello pelvico. Le lesioni sono sensibili ai cambiamenti ormonali e, per questo, tra i sintomi principali c’è il forte dolore durante il ciclo mestruale e i rapporti sessuali”.
L’endometriosi spesso può degenerare, colpendo anche organi interni, e può causare sterilità; le donne colpite sono circa 3 milioni in Italia e, otto volte su dieci, hanno difficoltà a continuare la vita lavorativa o di relazione. “È molto importante riconoscere precocemente i sintomi – aggiunge Petraglia – fare una diagnosi corretta e avviare subito l’iter terapeutico personalizzato per ogni paziente in base alla gravità dei sintomi, età, desiderio di gravidanza, basandosi sulla combinazione di terapia medica e chirurgica. A Siena possiamo offrire alle donne le terapie più innovative; abbiamo terminato da poco un’importante sperimentazione internazionale su un farmaco che si è dimostrato particolarmente efficace, un progestinico orale, che ha dato ottimi risultati sul sintomo dolore. Il nostro Centro è stato scelto per prossime valutazioni di nuovi farmaci per l’endometriosi”.
Il gruppo Endometriosi ha già prodotto un opuscolo informativo per le donne che verrà distribuito in tutti gli ospedali della Toscana.
fonte: ufficio stampa