Firenze, 24 aprile 2018 – Una donna su 10 in età fertile soffre di endometriosi condizione complessa con sintomi variabili e conseguenze anche pesanti sulla qualità di vista, come il dolore pelvico, la riduzione della capacità riproduttiva e la difficoltà nei rapporti che, nel 20 per cento dei casi, possono portare all’interruzione della relazione di coppia.
Al tema è dedicato il quarto convegno mondiale della Società di endometriosi e disturbi ginecologici (SEUD) in programma a Firenze al Palazzo dei congressi dal 26 al 28 aprile, con oltre 1.300 specialisti provenienti da 70 paesi. Venerdì 27 aprile dalle 12:30 alle 13:00 è previsto un punto stampa per presentare i risultati delle più avanzate attività di ricerca attualmente in corso a livello internazionale.
“L’endometriosi – ricorda il presidente del convegno prof. Felice Petraglia, ordinario di ginecologia e ostetricia all’Università di Firenze e direttore del Dipartimento materno infantile dell’Azienda fiorentina Careggi – è una condizione complessa causata da molti fattori: infiammatori, ormonali, genetici e ambientali. La conseguenza di questa interazione provoca la malattia che consiste nella presenza del tessuto che riveste la cavità uterina anche in altre parti dell’apparto riproduttivo e nei casi più gravi in altri organi”.
“Oggi si discute, anche nel convegno fiorentino – prosegue Petraglia – se classificare l’endometriosi non tanto come una malattia ma come una sindrome. Negli ultimi 20 anni ha colpito sempre più frequentemente e sono stati individuati nuovi fattori favorenti sia dietetici che alimentari, compresi alcuni contaminanti. Sostanze come gli ftalati che utilizzati per la produzione delle plastiche hanno effetti ormonali e sono stati individuati nei tessuti aggrediti dall’endometriosi”.
“Numerosi – conclude Petraglia – sono gli studi su come arrivare a una diagnosi precoce e sulle strategie terapeutiche da mettere in atto per il controllo dei sintomi. In questo senso, saranno presentati alla 3 giorni fiorentina, in prima mondiale, i risultati su alcune nuove molecole sviluppate per combattere l’endometriosi”.