Arezzo, 28 settembre 2020 – Violenza e maltrattamento, abuso, grave conflittualità. Situazioni di abbandono o grave emarginazione con rischio per l’incolumità della persona. Non autosufficienza e grave disabilità, in contesti di assenza di rete familiare. Condizione di grave povertà che costituiscano forte rischio per la tutela e l’incolumità psico-fisica della persona. Situazioni di tratta, anche minorile. Infine stati di emergenza sociale dovuti a calamità naturali o eventi straordinari.
Per tutte queste situazione ci sarà SEUS, il servizio a disposizione di tutti i cittadini, che sarà attivato da soggetti istituzionali (i cosiddetti Segnalanti Pubblici) progressivamente individuati attraverso un numero verde dedicato e gratuito che nell’Azienda USL Toscana sud est verrà attivato in via sperimentale a Siena nella Società della Salute Senese da oggi.
“Nasce il pronto soccorso del sociale – commenta il Direttore Generale di AUsl Toscana Sud Est Antonio D’Urso – L’acronimo è SEUS, cioè Servizio per le Emergenze e le Urgenze Sociali. Le emergenze e le urgenze sociali sono circostanze della vita quotidiana che insorgono improvvisamente e alle quali la persona deve rispondere trovando soluzioni in una situazione emotivamente molto difficile. Per questi casi è necessario un servizio sociale professionale capace di intervenire, in maniera immediata e qualificata, con un servizio specificatamente dedicato a questi particolari bisogni, attrezzato e pronto 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. Il Pronto Soccorso Sociale è attivo in via sperimentale nella zona distretto di Siena e contiamo di estenderlo alle altre zone della ASL sulla base delle indicazioni che giungeranno dalla Regione Toscana”.
Lia Simonetti, Direttore dei Servizi Sociali della Asl Tse: “il SEUS è un servizio di secondo livello, universalistico, a titolarità pubblica, parte integrante nel sistema di offerta pubblica dei servizi sociali. È un servizio sociale dedicato interamente e specificatamente alla gestione degli interventi di emergenza e urgenza in campo socio-assistenziale e socio-sanitario e lo si può quindi considerare a tutti gli effetti un pronto soccorso del servizio sociale che non si occupa quindi di emergenze e urgenze relative a situazioni di ordine pubblico o di carattere sanitario. È organizzato attraverso una Centrale operativa e Unità territoriali che interverranno in loco. Anche l’Ordine Professionale degli Assistenti Sociali sostiene il SEUS, che rappresenta quindi una straordinaria occasione per il Servizio Sociale Professionale che si riposiziona con un approccio metodologico diverso, specifico e definito, in cui viene rivalorizzato il lavoro di comunità, e in cui si avvia un processo di crescita della comunità professionale”.