Padova, 4 novembre 2020 – “Si è sbagliato nel non predisporre ad agosto un piano di sorveglianza attraverso i tamponi che avrebbe potuto interrompere la catena di montaggio dell’infezione, impedendo così al virus di circolare liberamente”.
“Il problema non è decretare un lockdown duro o morbido. Il vero problema è predisporre un sistema di sorveglianza che ci permetta di consolidare i risultati altrimenti non finirà mai nulla e avremo una terza ondata e, poi, una quarta e altre ancora, all’infinito. In ogni caso l’unica soluzione è un vaccino o di questo passo ci attende solo un susseguirsi intermittente di ondate”.
Lo dichiara Andrea Crisanti, Direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’Università di Padova.