Emergenza Covid: MSF esorta l’Unione Europea ad aumentare l’offerta globale di vaccini

Roma, 24 marzo 2021 – In vista del Consiglio europeo di domani che vedrà al centro la risposta alla pandemia e la scarsità dei vaccini, Medici Senza Frontiere (MSF) esorta l’UE ad aumentare l’offerta globale di vaccini attraverso una condivisione del know-how e della tecnologia per realizzare i vaccini con tutti i potenziali produttori, anche nei paesi a medio e basso reddito. MSF chiede inoltre al Consiglio europeo di non bloccare la proposta di sospensione della proprietà intellettuale presentata presso l’Organizzazione mondiale del commercio (OMC).

Tutti i paesi stanno lottando per l’accesso e la rapida distribuzione dei vaccini Covid-19, e molti devono ancora vaccinare il personale sanitario e le persone ad alto rischio. Anche l’UE ha dovuto far fronte a tagli e ritardi nelle consegne dei vaccini al punto da far ricorso ai controlli sulle esportazioni di vaccini. La scorsa settimana, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato che “tutte le opzioni sono sul tavolo” quando si tratta di garantire l’accesso ai vaccini, compresi il controllo sulla produzione in UE e la sospensione dei diritti di proprietà intellettuale.

Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel aveva già fatto riferimento alla possibilità di introdurre tali misure a gennaio. L’UE ha inoltre fatto marcia indietro rispetto ai piani di condivisione delle dosi con i paesi a basso e medio reddito fino a quando non avrà “una migliore produzione sul suolo europeo”.

MSF, sin dall’inizio della pandemia, ha insistito per una risposta basata sulla solidarietà globale, in linea con gli impegni che i leader dell’UE hanno preso all’inizio della pandemia. La diversificazione della produzione e l’aumento dell’offerta globale di vaccini si pongono con maggiore urgenza in considerazione del rischio che nuove varianti del virus possano minare l’efficacia dei vaccini esistenti.

“La strategia dell’UE per l’accesso europeo e globale ai vaccini anti Covid-19 è fino ad ora rimasta focalizzata sull’incremento della produzione europea di vaccini, ignorando il significativo potenziale derivante dalla possibilità di aumentare la capacità produttiva al di fuori dell’UE – dichiara Silvia Mancini, esperta di salute pubblica di MSF – Maggiore sarà la disponibilità di vaccini a livello globale, più velocemente potrà essere contenuta questa pandemia, a tutto vantaggio anche dell’UE. Oggi, a fronte di una fornitura di vaccini inadeguata a soddisfare le richieste globali, dobbiamo almeno garantire che gli operatori sanitari in prima linea e i gruppi ad alto rischio in tutto il mondo vengano vaccinati in via prioritaria”.

L’UE dovrebbe richiedere alle aziende farmaceutiche di condividere apertamente la tecnologia e il know-how di tutti i vaccini, compresi quelli a mRNA. Significativamente più semplici da produrre rispetto ai vaccini tradizionali, i vaccini a mRNA possono anche essere fabbricati a un costo relativamente basso e sono più facili da adattare alle nuove varianti virali. Sono attualmente in fase di sviluppo anche versioni termostabili. Se la tecnologia e il know-how sono condivisi a livello globale, anche i produttori senza una precedente esperienza nella produzione di vaccini potrebbero essere in grado di produrli in sei mesi, come è stato fatto da BioNTech e da un sito di produzione acquisito da Novartis a Marburg, in Germania.

L’UE non dovrebbe opporsi alla proposta di sospensione dei brevetti attualmente in discussione all’OMC.

“I leader dell’UE devono riconoscere che l’unica soluzione per uscire da questa pandemia è una soluzione globale. I governi europei hanno considerato di sospendere la proprietà intellettuale ben due volte per risolvere le sfide di approvvigionamento presenti sul suolo europeo ma continuano a negare questa stessa possibilità ad altri paesi, bloccando la proposta di sospensione presentata all’OMC – afferma Mancini di MSF – L’UE deve contribuire alla fornitura globale dei vaccini contro il Covid-19 favorendo la sospensione dei brevetti, rimuovendo tutti gli ostacoli posti dalla proprietà intellettuale ed esigendo dalle case farmaceutiche la condivisione delle tecnologie e del know-how per la fabbricazione dei vaccini con i paesi a medio e basso reddito”.

La sospensione dei brevetti consentirebbe ai governi e alle aziende di collaborare e condividere la tecnologia, la produzione e la capacità di approvvigionamento senza affidarsi esclusivamente alle azioni volontarie delle aziende, facilitando la distribuzione globale. I vincoli di fornitura attuali sono il frutto di un sistema che ha consentito alle case farmaceutiche di avere il controllo sulla produzione, fornitura e distribuzione mondiale dei vaccini contro il Covid-19. Bisogna fare sforzi aggiuntivi per soddisfare la domanda globale e garantire una fornitura sufficiente e sostenibile, adoperando la piena capacità di produzione e fornitura esistente anche nei paesi a basso e medio reddito.

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