SIAARTI, SIN e SIRM uniscono le forze per migliorare la cura dei pazienti critici di tutte le età
Roma, 9 dicembre 2024 – Per la prima volta in Europa, tre società scientifiche italiane hanno realizzato un documento pionieristico sull’ultrasonografia polmonare (LUS) nei pazienti critici, coprendo l’intero arco della vita. La Buona Pratica Clinica, pubblicata il 4 novembre, nasce dalla sinergia tra la Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI), la Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica (SIRM) e la Società Italiana di Neonatologia (SIN).
“Questo documento rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra diverse specialità mediche – evidenzia Elena Bignami, presidente SIAARTI – L’approccio innovativo adottato ottimizza l’utilizzo dell’ecografia polmonare per tutti i pazienti critici, indipendentemente dalla loro età e patologia. È significativo come buona parte della letteratura scientifica analizzata sia di provenienza italiana, confermando il nostro Paese come front runner nel campo della Ultrasonografia Polmonare nel paziente critico”.
La rilevanza del documento emerge anche dalle parole di Giorgio Conti, Editor-in-Chief della rivista JAACC di SIAARTI: “Questo documento intersocietario segna un punto di svolta nella collaborazione fra specialità mediche. Il dialogo tra Anestesisti-Rianimatori, Radiologi, Pediatri e Neonatologi ha prodotto uno strumento unico, tracciando una strada innovativa da seguire anche in altri ambiti”.
La pubblicazione del documento sancisce un dato di fatto: l’ecografia polmonare si sta rivelando uno strumento prezioso nella pratica clinica quotidiana. “Si tratta di un documento che sottolinea l’importanza dell’ultrasonografia polmonare per migliorare la gestione clinica in ambiente ospedaliero – spiega il presidente SIRM Andrea Giovagnoni – La LUS può ottimizzare i percorsi diagnostici, riducendo l’uso di tecniche invasive o radiologiche più costose e rischiose. Non solo rappresenta uno strumento prezioso per decisioni cliniche rapide nelle emergenze, con l’obiettivo prioritario di salvaguardare sempre la sicurezza del paziente”.
Il valore di questa metodica è particolarmente evidente in ambito neonatale. “L’ecografia polmonare è una tecnica che permette di valutare le più comuni patologie polmonari tipiche dei neonati nati anche prima del termine – illustra il presidente SIN Massimo Agosti – Consente al Neonatologo di integrare il quadro clinico dei neonati critici con una metodica diagnostica efficace, rapida e facilmente riproducibile atta ad assistere i medici nella gestione di patologie spesso rapidamente progressive e tempo dipendenti”.
“Possiede un’alta accuratezza diagnostica, non utilizza radiazioni ionizzanti ed è facilmente adattabile al contesto della Terapia Intensiva Neonatale poiché eseguita dai Neonatologi direttamente al letto del paziente. Pertanto, visti i suoi numerosi vantaggi, negli ultimi anni si è affermata come un insostituibile alleato in ambito neonatologico”, conclude.
Il documento fornisce indicazioni standardizzate per l’esecuzione degli esami ecografici, promuove la formazione continua degli operatori e definisce percorsi diagnostici basati sulle più recenti evidenze scientifiche, rappresentando un riferimento fondamentale per il miglioramento della pratica clinica in Italia.
L’ecografia polmonare riduce i rischi per il paziente e accorcia i tempi diagnostici, aumentando la precisione e l’efficacia delle cure, soprattutto nei casi di emergenza. Grazie a questo documento, l’Italia si pone all’avanguardia in Europa per l’uso clinico di questa tecnica, offrendo uno standard di cura innovativo e di alta qualità.