Roma, 27 ottobre 2021 – Medici Senza Frontiere (MSF) interviene nella risposta ai nuovi casi di Ebola registrati nel distretto sanitario di Beni, nella Provincia del Nord Kivu, Repubblica Democratica del Congo (RDC). Da una settimana i team di MSF supportano le autorità sanitarie locali, occupandosi dei sistemi di triage e dell’individuazione e isolamento dei casi sospetti nei centri di salute di Butsili e Kanzulinzuli.
Le équipe di MSF, insieme a quelle del Ministero della Salute congolese, effettuano anche visite ambulatoriali per i pazienti di tutte le età ricoverati nell’area di isolamento della struttura.
MSF è inoltre in azione per riabilitare e rafforzare i servizi offerti dai due centri e per il rifornimento di medicinali e cibo per i pazienti e i loro accompagnatori. Le équipe forniranno supporto tecnico nel tracciamento dei contatti all’interno della comunità, per individuare e monitorare i contatti diretti e quelli ad alto rischio, attraverso la distribuzione di “kit fedeltà” (contenenti un cellulare e del cibo) per incoraggiare i casi sospetti ad auto-isolarsi e limitare così la trasmissione del virus nel resto della popolazione.
Gli individui considerati ad alto rischio, come i contatti diretti di casi confermati e il personale di primo intervento, verranno vaccinati per contenere la diffusione del virus.
Dall’8 ottobre, giorno in cui è stato registrato il primo caso, al 27 ottobre, nel centro sanitario di Butsili sono stati confermati sei nuovi casi, di cui quattro decessi. Al momento sono oltre 149 i contatti monitorati. A Butsili, l’epidemia precedente, dichiarata conclusa il 3 maggio 2021, aveva registrato cinque casi confermati e tre decessi, con 308 contatti monitorati nell’area, stando ai dati delle autorità sanitarie.
Il distretto sanitario di Beni è stato uno degli epicentri dell’epidemia di Ebola scoppiata nell’est del paese dal 2018 al 2020. Si trova a circa 50km dalla città di Butembo, dove tra il 7 febbraio e il 3 maggio 2021 è scoppiata un’altra epidemia. I team di MSF sono stati coinvolti nella risposta a tutte queste epidemie, in particolare nelle regioni del Nord Kivu e dell’Ituri.