Donati in un anno 5.000 tessuti oculari alla Banca degli Occhi. Luca Zaia visita la Fondazione

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Il Governatore del Veneto saluta la centomillesima cornea donata. Il grazie alle famiglie. Il 2017 sta registrando un +15%

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Venezia, 14 novembre 2017 – Difficile pensare ad un regalo più significativo per il suo trentesimo compleanno: Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Onlus ha accolto in questi giorni la centomillesima cornea donata e intorno a questo traguardo si riunisce oggi con il Presidente Giuseppe Di Falco, il Direttore di Ulss 3 Serenissima Giuseppe Dal Ben e il Presidente di Regione Veneto Luca Zaia, oggi in visita alla sede.

La Fondazione, nata dall’intuizione del prof. Giovanni Rama 30 anni fa in un angolo del vecchio ospedale di Mestre, si è fatta strada ed è giunta oggi agli avanzati laboratori di eye banking e di ricerca del Padiglione Rama. Da qui, grazie alla forza del sistema veneto delle donazioni e alla proficua collaborazione con le istituzioni regionali, può procedere verso nuovi orizzonti di cura. E’ il caso dei tessuti ‘personalizzati’ tarati sempre più sull’occhio del paziente ricevente, della ricerca che dalla cornea punta ora al complesso mondo della retina, progetti portati avanti mentre continuano le richieste di tessuti da tutta Italia e da centri oftalmologici all’estero, che in alcuni periodi sfiorano le 90 a settimana.

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Il processo di donazione e trapianto di cornea in Fondazione Banca degli Occhi ha fatto raggiungere nel 2016 la cifra, mai raggiunta prima, di 5.000 cornee raccolte e di 3.000 trapianti realizzati. Nel territorio veneto, il 13% dei decessi di persone tra i 4 e i 79 anni nell’anno 2016 è stato seguito da una donazione di cornee.

E i numeri, ad oggi, sono in ulteriore crescita: tra gennaio e settembre 2017 si è registrato un +15% nelle donazioni e un +16% nei trapianti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

I progetti di ricerca
Parallelamente, procede il fronte della ricerca sulle malattie oculari. Nella struttura in cui ha visto la luce la prima applicazione di terapia con cellule staminali oculari, si continua oggi su più fronti: è stato recentemente brevettato il supporto denominato I-Glide creato dai ricercatori veneziani per gli interventi avanzati di endocheratoplastica, ovvero per il trapianto della sola parte posteriore della cornea; oltre alla ricerca in eye banking portata avanti con i chirurghi oftalmologi, si punta poi alla terapia cellulare per la ricostruzione della cornea, della congiuntiva e dell’endotelio corneale tramite cellule staminali; all’utilizzo della terapia genica per studiare e sconfiggere alcune malattie rare dell’occhio; a nuovi approcci di tissue-engineering per combattere la degenerazione maculare legata all’età, prima causa di cecità e ipovisione nel mondo occidentale.

La Fondazione è inserita inoltre nei principali network di ricerca europei in ambito oftalmologico, tra cui ERN-EYE insieme ad Azienda ULSS3 Serenissima e il network di ricercatori che mira a sviluppare una piattaforma clinica virtuale per i pazienti affetti da rare patologie dell’occhio.

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