RED APP, l’applicazione che aiuta i medici di medicina generale e gli specialisti ospedalieri nel fornire una risposta tempestiva ed efficace nella lotta contro una malattia ancora poco conosciuta. Una “bussola digitale” nella tasca di medici e pazienti presentata in occasione della XVII giornata nazionale del sollievo in programma per domenica 27 maggio
Milano, 24 maggio 2018 – Giulio Gallera, Assessore al Welfare di Regione Lombardia, Marco Bosio, Direttore Generale ATS Milano Città Metropolitana, Paolo Notaro, Direttore del Centro di Terapia del Dolore ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Roberto Carlo Rossi, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano, Marco Trivelli, Direttore Generale ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, nel corso di una conferenza stampa presso la sede dell’Ordine dei Medici di Milano, hanno presentato la prima applicazione dedicata alla gestione della cura del dolore cronico, promossa da RED, la Rete Terapia del Dolore di Milano.
L’evento ha anticipato la XVII edizione della Giornata del sollievo, un appuntamento dedicato alla sensibilizzazione contro le sindromi dolorose con visite gratuite a cura dei vari specialisti dei centri RED, che si terranno a Niguarda nella giornata di domenica 27 maggio.
Il dolore cronico viene vissuto dai pazienti come una sofferenza profonda e spesso subita come inevitabile. Per l’Istat, soffre di dolore cronico il 26% degli italiani, ma il dato sale al 50% tra gli over 70, con le donne che toccano quota 80%.
Secondo una recente ricerca, inoltre, la metà degli italiani non conosce l’esistenza di farmaci e terapie contro questa patologia e oltre il 65% della popolazione non sa che esiste invece una legge (la 38 del 2010) che garantisce l’accesso alle terapie che alleviano la sofferenza. Eppure il bisogno di fronteggiare e ridurre la pena che deriva dai dolori cronici è in continuo aumento.
Proprio per questo a Milano quasi due anni fa, in stretta collaborazione con i medici di medicina generale, è nata la rete RED, di cui fanno parte 9 Centri di terapia del Dolore di altrettanti ospedali dell’area metropolitana.
Facilitare l’accesso alle cure dei pazienti con dolore cronico complesso è l’obiettivo della rete, che ora diventa anche “mobile”.
Giulio Gallera, Assessore al Welfare di Regione Lombardia, indica: “La rete milanese RED è un modello che intendiamo estendere su scala regionale, per questo presto renderemo operativo il Tavolo regionale per mettere a sistema questa virtuosa esperienza milanese. La collaborazione attiva di tutti gli attori del sistema, dai professionisti ospedalieri ai medici di medicina generale, assicura una risposta completa, efficace e personalizzata per i bisogni dei nostri cittadini. Una risposta che oggi con l’ausilio della tecnologia e di questa app sarà ancora più performante e in grado di migliorare la presa in carico dei pazienti”.
L’app presentata è una “bussola digitale” che agisce su un doppio livello, quello medico e quello del cittadino. “Da un lato – spiega Paolo Notaro, Responsabile del Centro di Terapia del Dolore dell’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano – questo nuovo strumento supporta i medici di medicina generale, primo punto di riferimento per il paziente con dolore cronico, nel fornire le migliori risposte diagnostiche e interventistiche. Per i casi più complessi, come il dolore difficile, dolore refrattario, malattia dolore, inoltre, il medico potrà raccordarsi direttamente con il professionista ospedaliero per una presa in carico tempestiva e specialistica”.
Nella sezione dedicata ai pazienti si trovano, invece, informazioni sui tipi di dolore più diffusi e a quali patologie sono correlati, sui farmaci più utilizzati, sulle diverse terapie da seguire e sui centri di terapia del dolore che fanno parte della rete milanese. Il tutto per aumentare il livello di consapevolezza e conoscenza nei pazienti stessi, e per metterli in guardia anche dai possibili rischi della medicina ‘fai da te’.
A coordinare il progetto, patrocinato dall’Assessorato al Welfare di Regione Lombardia e sostenuto dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano, è stata chiamata l’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, a cui fanno riferimento gli altri 8 centri del dolore che compongono RED: ASST Fatebenefratelli-Sacco, ASST Gaetano Pini, ASST Nord Milano, ASST Santi Paolo e Carlo, Fondazione IRCCS Ca’ Granda – Ospedale Maggiore Policlinico, Fondazione IRCCS – Istituto Nazionale dei Tumori, Istituto Clinico Città Studi, Istituto Europeo di Oncologia – IEO.
“I centri coinvolti – indica Marco Trivelli, Direttore Generale ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda – sono chiamati a una sfida importante contro una malattia difficile da inquadrare. Fare rete è la strada scelta per contribuire a diffondere conoscenza e consapevolezza non solo sulle sindromi dolorose ma anche sulle malattie croniche più in generale. Questo tipo di approccio è necessario proprio perché sentiamo forte il bisogno da parte dei pazienti di una guida che dia loro supporto e li orienti”.
“RED rappresenta un innovativo strumento messo a disposizione dal Servizio Sanitario Regionale per dare sollievo a patologie dolorose che coinvolgono una parte importante della popolazione, specie la più anziana – sostiene Roberto Carlo Rossi, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano – L’Ordine dei Medici di Milano ha contribuito impegnandosi nel coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale che rappresentano un perno fondamentale nel funzionamento del servizio. Sono particolarmente contento della nostra partnership. Questa app, in particolare, è un esempio di come con dispositivi relativamente semplici e la buona volontà, di chi opera sul campo, si possono ottenere grandi risultati nel miglioramento della qualità della vita dei pazienti”.
“RED App – afferma Marco Bosio, Direttore Generale di ATS Città Metropolitana di Milano – è l’esempio di come, dalla collaborazione tra ASST, ATS e Medici di Medicina Generale, possa derivare un aiuto concreto alla popolazione più fragile. Questa partnership è importante strumento di integrazione tra medico di medicina generale e specialista ospedaliero, favorendo una sempre migliore risposta ai bisogni ed alle aspettative della popolazione del territorio, nella piena applicazione della riforma del servizio sanitario regionale”.