Dolore cervicale, questione di biomeccanica. Come risolverlo senza farmaci

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Sono sempre più numerosi i pazienti che si rivolgono al chiropratico per risolvere il mal di testa di origine cervicale. Ecco le otto tipologie di sintomi e i rimedi adottati dal chiropratico: “le sublussazioni vengono corrette con aggiustamenti chiropratici alla colonna vertebrale senza ricorrere ai farmaci”

uomo-stanchezza-depressioneGenova, 21 dicembre 2016 – Il mal di testa di origine cervicale è un disturbo comune tra i pazienti della chiropratica. Il termine mal di testa cervicogenico fu coniato da Sjaastad nel 1983: “La cefalea unilaterale parte posteriormente e avanza lungo la zona frontale che, più frequentemente, è il sito principale del dolore; di solito è accompagnata da un disagio al braccio omolaterale e da un ridotto range di movimento del collo”.

Esiste una sintomatologia precisa e ben codificata del mal di testa di origine cervicale. Ecco le varie tipologie di dolore che si possono associare a questo tipo di causa. Il dolore localizzato nelle regioni occipitale, frontale, temporale o orbitale, può variare da intensità da moderata a grave. Gli attacchi intermittenti possono avvenire durante le ore del giorno, ma in alcuni casi si può provare dolore costante con attacchi sovrapposti.

Il dolore può coinvolgere il viso unilateralmente, ma di tanto in tanto, può essere bilaterale. Si tratta di un tipo di fastidio generalmente profondo e non pulsante; può risultare tale quando gli attacchi di emicrania sono sovrapposti.

Ma come si attiva il dolore alla testa? Si può partire dal movimento, dal sostegno o da posture scomode del collo; dalla pressione digitale al suboccipitale, o sul nervo grande occipitale; sbadigli, tosse o starnuti potrebbero anche accentuare il dolore. Il ristretto range di movimento attivo e passivo del collo e la rigidità dello stesso sono altri sintomi come pure esistono segni associati simili a quelli che solitamente accompagnano l’emicrania: nausea, vomito, fotofobia, fonofobia, vertigini, visione offuscata, lacrimazione, iniezione congiuntivale, dolore al collo, alla spalla o al braccio omolaterali.

Il dottore in chiropratica, esperto nella meccanica spinale, può a pieno titolo rappresentare lo specialista indicato a risolvere i problemi sopra elencati.

Quanta confusione c’è in merito all’origine o alla causa del mal di testa? Ne parliamo con il dott. Jon Cory dottore chiropratico a Bologna.
Molti mal di testa come l’emicranica, quelli dovuti a tensione e la cefalea cervicogenica possono avere segni e sintomi che si sovrappongono. Ciò è dovuto alla complessità dei nervi nella zona della testa e del collo e la comunicazione che intercorre tra questi nervi. Tuttavia, come il nome stesso cervicogenico suggerisce, questo tipo di mal di testa ha la sua origine nella colonna cervicale. Bogduk scrive in Anatomia e Fisiologia di un mal di testa, che tutti i mal di testa hanno una comune origine: “Tutti i mal di testa sono mediati dal nucleo trigemino cervicale, e possono partire da una stimolazione nociva delle sinapsi sulle terminazioni dei nervi che agiscono su questo nucleo, da un’irritazione dei nervi stessi, o dalla disinibizione del nucleo”. In altre parole, questo nucleo è un’unione di nervi, dove i nervi della parte superiore della colonna cervicale ‘parlano’ al trigemino.

Ah, il famoso trigemino! Ma quale ruolo ricopre questo nervo?
Il trigemino è un grande e complesso nervo che agisce su molte zone della testa. Tra le responsabilità del trigemino ci sono il dolore e la sensazione di pressione sulla testa e sul viso. Nella cefalea cervicogenica, un problema nella colonna vertebrale cervicale o nel collo invia messaggi di dolore attraverso i nervi cervicali al nucleo trigemino cervicale che poi stimola o ‘parla’ al nervo trigemino; il nucleo trigemino invia quindi queste informazioni al cervello. Poiché il cervello riceve le informazioni dal nucleo trigemino cervicale, può percepire i messaggi di dolore come provenienti dal nervo trigemino, dai nervi cervicali o da entrambi. Poiché il nervo trigemino è il responsabile della sensazione percepita nella zona frontale della testa, il cervello può a sua volta percepire il problema o il dolore in questo settore, un problema comune.

Quindi bisogna curare il trigemino?
No, perché il vero problema risiede nel collo. Questo è noto come dolore riferito. Se si risolve il problema nel rachide cervicale, il rachide cervicale non invia più messaggi di dolore al nucleo trigemino cervicale e il cervello smette così di percepire il dolore dalla zona frontale. Il dolore può venire da qualunque parte coperta dalla ramificazione del nervo trigemino. Questo include dolore bulbare o agli occhi, dolore alla mandibola o ovunque sulla faccia. Un problema nel rachide cervicale può essere il risultato di traumi, cattiva postura, posizione errata di riposo, o dallo stress e dalle tensioni delle attività quotidiane. Quando ciò si verifica, la biomeccanica del rachide cervicale può essere colpita, irritando le strutture circostanti e manifestandosi in un mal di testa cervicogenico. Le principali caratteristiche di questo mal di testa sono un limitato movimento del collo e il dolore che si manifesta con determinati movimenti del collo o determinate posture.

Come agisce il chiropratico per risolvere questo fastidioso disturbo?
Il chiropratico cerca le anomalie biomeccaniche delle vertebre spinali che possono causare irritazione dei tessuti circostanti e dei nervi. Queste anomalie, definite in gergo chiropratico sublussazioni, vengono corrette con aggiustamenti chiropratici alla colonna vertebrale. Queste correzioni apportano miglioramenti alla biomeccanica e al movimento della colonna vertebrale diminuendo così il progressivo collasso delle strutture spinali e aumentando la stabilità spinale. Questo riduce l’irritazione del nervo riducendo in tal modo il dolore e il disagio.

fonte: ufficio stampa

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