Disponibile e scaricabile gratuitamente dal sito dell’Istituto, il Quaderno nasce per diventare un valido aiuto a disposizione di famiglie e insegnanti utile a comprendere e identificare i segnali indicatori di possibili DSA e eventuali terapie di intervento per i più piccoli
Assisi, 3 marzo 2017 – In Italia sono circa 187.000 i ragazzi affetti, a vario livello, da dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia, ovvero dai disturbi specifici dell’apprendimento, che si manifestano in età scolare e che si caratterizzano per una serie di difficoltà nell’acquisizione e utilizzo della lettura, della scrittura e del calcolo.
Secondo l’Istituto Serafico di Assisi, centro accreditato dalla Regione Umbria per la diagnosi e la certificazione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), i giovani studenti che si trovano in questa condizione, incontrano non poche difficoltà a gestirla a livello emotivo e, allo stesso tempo, a condurre uno stile di vita normale. Per aiutare genitori e insegnanti a capire quando si può trattare di DSA, l’Istituto Serafico di Assisi ha messo a disposizione un vero e proprio vademecum disponibile online sul sito http://www.serafico.org/dsa/.
Infatti, se per la maggioranza delle persone leggere, scrivere o fare calcoli sono abilità alquanto semplici che si imparano nei primi anni di scuola, per circa il 3,5% dei bambini e adolescenti italiani può rivelarsi un vero e proprio ostacolo nel percorso di apprendimento. Spesso, inoltre, non viene ben identificato da genitori e insegnanti, i quali interpretano gli errori fatti durante gli esercizi in classe o a casa, o la difficoltà a imparare a memoria una poesia, ad esempio, come scarso impegno o mancanza di concentrazione del bambino. In Italia, il dato più allarmante è rappresentato dal “sommerso”: resta alta, infatti, l’attenzione su casi di DSA diagnosticati troppo tardi o addirittura non individuati durante tutto il percorso scolastico.
“Chi soffre di DSA si sente sottostimato, non all’altezza degli altri compagni di classe e ciò può dar vita a problematiche di tipo comportamentale o emozionale che può sfociare fino all’abbandono scolastico – rivela il dott. Gianni Lanfaloni, psicologo clinico del Serafico di Assisi, che aggiunge – I bambini interessati da questi disturbi fanno un grandissimo sforzo per mantenere il passo con il resto della classe, pur essendo dotati di uguale vivacità intellettiva e volontà”.
Per contrastare le problematiche derivanti dalla scarsa informazione e poca conoscenza sui disturbi specifici dell’apprendimento il Serafico, primo Centro nella Regione ad essere associato al Polo Apprendimento, specializzato in queste difficoltà, presenta “DSA. I disturbi specifici dell’apprendimento”, un quaderno pensato per rispondere agli interrogativi di docenti e genitori per comprendere cause, caratteristiche ed, eventualmente, avere indicazioni utili su possibili terapie da intraprendere, che aiutino il bambino a convivere con questo disturbo.
“Gli insegnanti, ancor prima dei genitori, sono i primi interpreti dei segnali indicatori di un problema dell’apprendimento. È vero che l’errore non è un sintomo, ma quando c’è un sospetto è necessario che venga fatto presente subito ai famigliari i quali dovranno avviare una serie di approfondimenti utili a comprendere se dietro a quell’incapacità o lentezza nello svolgere i compiti ad esempio, si cela una complicazione più grave” spiega il dott. G. Lanfaloni.
fonte: ufficio stampa