Dal sogno di Mirko Toller un parco accessibile a tutti. Al MUSE la presentazione del progetto con il Centro Clinico NeMO Trento e Medialab nella Giornata Internazionale per le persone con disabilità
Trento, 4 dicembre 2022 – “Volevo trasformare la mia salita in una discesa”. È questo il messaggio di Mirko Toller, il giovane trentino con SMA, l’atrofia muscolare spinale, venuto a mancare nel 2020 a soli 16 anni e che racchiude tutta la bellezza e la forza del progetto “Mirko Park”, il luna park virtuale a lui dedicato e presentato ieri, domenica 3 dicembre, al Museo delle Scienze di Trento, dal Centro Clinico NeMO Trento e Medialab, in occasione dellaGiornata Internazionale delle persone con disabilità.
Nell’ambito del ricco programma di iniziative promosse dal MUSE per la giornata, il luna park immersivo è stato definito uno spazio “esclusivamente inclusivo”, capace cioè di mettere in relazione grandi e piccoli in un’esperienza ludica che va oltre il limite fisico, grazie all’utilizzo di visori VR (virtual reality).
“Abbiamo voluto dare vita al sogno di Mirko, paziente dei Centri Clinici NeMO, che amava la velocità e desiderava un luna park aperto e accessibile a tutti – dichiara Riccardo Zuccarino, direttore clinico del Centro Clinico NeMO Trento – Abbiamo pensato, allora, ad uno spazio virtuale che crea relazione in un’esperienza ludica; un luogo di incontro che va oltre il limite fisico imposto da una patologia neuromuscolare. Nel percorso di riabilitazione al NeMO, infatti, entra in gioco prima di tutto la costruzione del proprio progetto di vita, nel quale la malattia rappresenta una parte. Ed il Mirko Park esprime proprio questo messaggio di vita, che non si ferma con la diagnosi”.
Dalla giostra panoramica, alle montagne russe, alla scopa magica, fino al tiro al bersaglio con le ochette per i più piccoli, il Mirko Park è uno spazio multisensoriale immersivo, risultato di un lungo percorso di condivisione tra clinici, progettisti, creativi e pazienti, per arrivare alle soluzioni tecniche migliori. Non solo, con la presentazione al MUSE, il parco è diventato anchespazio fisico, luogo di incontro e relazione, grazie ad un’installazione che simula una giostra che sorregge tre visori di VR, permettendo la condivisione dell’esperienza tra più giocatori.
“Il Mirko Park è un progetto che va veloce, come lo era Mirko, e noi non abbiamo fatto altro che farci contagiare dalla sua energia – racconta Marco Furgeri, project manager di Medialab, che ha sviluppato l’applicazione – Fin dall’inizio abbiamo pensato che dovesse essere non solo un ambiente digitale ma anche uno spazio fisico che potesse creare un’occasione di incontro e relazione, al di là di ogni barriera. Inaugurarlo al MUSE ha significato dargli una sede appropriata e viva”.
Il luna park è un progetto dinamico e in progress, che avrà la possibilità di essere integrato con nuove attrazioni, grazie alle sollecitazioni e ai contributi dei bambini e dei ragazzi che lo sperimenteranno. Tutto questo per continuare a rendere concreto l’obiettivo di rispondere, insieme, al bisogno di “migliorare sempre di più e meglio la qualità di vita ed il benessere quotidiano di chi vive una malattia neuromuscolare”, come ha ricordato alla presentazione il direttore amministrativo dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, Sara Girardi.
Un progetto che genera inclusione e che nasce da una preziosa rete di relazioni, fatta di incontri di chi ha creduto nella possibilità di rendere concreto ciò che sembrava impossibile realizzare.