Palermo, 30 agosto 2017 – “Ci uniamo alla protesta dei disabili che gridano al bluff per l’erogazione dei fondi palesati dal Governo Regionale e che adesso non sono nemmeno sufficienti a garantire l’assistenza domiciliare che viene addirittura interrotta. Potremo mai arrivare ad uno stato di normalità civile quando non viene aiutato chi ha più bisogno? Questa è la richiesta, la normalità nell’assistenza ai disabili gravi. E dopo le tante promesse e l’erogazione dei fondi a singhiozzo ci ritroviamo a dover discutere della rinuncia alle ore di assistenza in cambio dell’accettazione del patto di cura. Semplicemente meschino”.
Questa la dura dichiarazione del Segretario Generale Confintesa Sicilia, Antonio Russo, sulla denuncia dei comitati dei disabili gravi riguardo l’erogazione dei fondi promessi dall’esecutivo regionale e che adesso, in virtù dell’accettazione del patto di cura, si sono visti sottrarre le ore di assistenza domiciliare.
Come spiegano i disabili gravi, per usufruire dei fondi hanno sottoscritto un patto di cura dove viene dichiarato che tali fondi saranno destinati nell’individuazione di un caregiver, ovvero la persona che si occupa del disabile, ma rinunciando ad altre forme di assistenza indiretta come l’aiuto monetario. Adesso, come esplicitato dalla città di Ragusa, verrà sospeso anche il servizio di assistenza domiciliare.
Anche il Segretario di Confintesa Palermo, Domenico Amato, interviene sulla vicenda ricordando che già a maggio erano sorti i primi dubbi sui fondi per i disabili gravi: “Avevamo già anticipato i giochi di potere attorno ai fondi per i disabili, ma pensare che una volta trovata la via per l’erogazione si sarebbe continuato con i soliti sotterfugi no, anche perché parliamo di persone che hanno veramente bisogno di tanta assistenza per poter vivere la loro vita nella normalità. Atto vile di un Governo Regionale degno di un racconto di Sciascia”, conclude Domenico Amato.