Milano, 12 luglio 2018 – Nella sua veste scientifica e istituzionale, di garante della salute ginecologica e materno-infantile, la AOGOI (Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani) ringrazia pubblicamente il Ministro della Salute, On. Giulia Grillo, per l’impegno assunto ieri, in occasione della sua visita a Napoli, nel preservare la destinazione a dipartimento materno-infantile del padiglione d’avanguardia presente all’Ospedale del Mare di Napoli.
La già travagliata rete ginecologica e materno-infantile che caratterizza la Campania di certo non ha bisogno di un ulteriore depauperamento in termini di posti letto, di strutture e di apparecchiature: tutte attrezzature già presenti nel nuovo e futuristico reparto dell’Ospedale del Mare, e che con grave nocumento per la salute e per la finanza pubblica giacciano inutilizzati da anni, oggi addirittura minacciati dalla spada di Damocle di una paventata riconversione dell’intero dipartimento.
Il trasferimento del reparto materno-infantile dall’Ospedale del Mare all’Ospedale Loreto Mare sarebbe infatti già iniziato, se il Consigliere Regionale della Campania Valeria Ciarambino non avesse interrotto la procedura attraverso un esposto alla Corte dei Conti.
Ci auguriamo a questo punto che la visita del Ministro e la sua presa di coscienza della paradossale situazione presente all’Ospedale del Mare rappresentino un punto di svolta, per offrire al più presto ai cittadini della Campania i servizi di un presidio avanzato in discipline materno-neonatali (maternità, neonatologia, terapia intensiva neonatale) e pediatriche post-neonatali (pediatria con pronto soccorso pediatrico, chirurgia pediatrica, rianimazione pediatrica).
Sarebbe un passo avanti concreto per le cure ginecologiche e materno-infantili della Campania, che non costituirebbe peraltro una graziosa concessione, ma semplicemente l’adempimento di un decreto ministeriale di grande buonsenso – il n.70 del 2015 – il quale prescrive che tutti gli ospedali Dea (Dipartimento di Emergenza Urgenza e Accettazione), sia di I che di II livello, devono avere maternità e pediatria.